Trama
Claire e Léa hanno attraversato alti e bassi sin dall'infanzia. Le cose non cambiano neanche quando entrambe le giovani donne si sposano e Léa diventa mamma. Poco dopo il parto, Léa si ammala gravemente e sul letto di morte chiede all'amica di prendersi cura della sua famiglia e del marito David. Dopo la morte di Léa, Claire cerca l'uomo e scopre un segreto da lui a lungo custodito: ama indossare abiti femminili e ha anche scelto come nome quello di Virginia.
Approfondimento
UNA NUOVA AMICA: ACCETTARE LE DIFFERENZE
Diretto e sceneggiato da François Ozon, Una nuova amica racconta la storia di Claire, una giovane donna che in seguito alla morte della sua migliore amica Laura cade in una profonda depressione prima che la scoperta di un segreto sorprendente su David, il marito della defunta, le faccia ritornare la voglia di vivEre. Liberamente ispirato all'omonima storia di Ruth Rendell (quindici pagine in pieno stile Hitchcock presenta, in cui la protagonista arriva a uccidere il marito dell'amica), Una nuova amica presenta come tema centrale il confronto tra le differenze e l'accettazione, analizzato attraverso la questione del travestitismo vista da un'ottica insolita: mentre al cinema si è abituati a vedere personaggi maschili che si vestono da donna per circostanze esterne alla loro volontà (basti pensare ai musicisti inseguiti dalla mafia in A qualcuno piace caldo e all'attore disoccupato che diventa "attrice" in Tootsie o viceversa all'attrice senza soldi di Victor Victoria), il David di Una nuova amica si trasforma in Virginia per puro desiderio personale - e per vincere il dolore per la scomparsa della moglie - senza che ciò intacchi la sua virilità.
Con la direzione della fotografia di Pascal Marti, le scenografie di Michel Berthélémy, i costumi di Pascaline Chavanne e le musiche originali di Philippe Rombi, Una nuova amica parte da un inizio piuttosto drammatico incentrato su Laura e la sua morte prima di lasciare il passo al nascente rapporto di amicizia tra Claire e David, che con forza, leggerezza e gioia, si aiutano a vicenda. Mentre David vive con spensieratezza il suo alter ego femminile, Claire si pone mille domande rivelandosi dapprima nevrotica e poco solidale con l'amico, arrivando a definirlo malato e perverso per la sua "nuova identità".
Ambientato in una realtà geografica non meglio precisata, Una nuova amica conta sull'interpretazione di Romain Duris, chiamato a vestire i panni di David/Virginia, e di Anaïs Demoustier, interprete del personaggio di Claire. La defunta Laura ha invece il volto di Isild Le Besco mentre Raphaël Personnaz impersona Gilles, il marito a cui Claire nasconde dapprima la vera identità dell'amica Virginia.
Note
Adattamento del romanzo The New Girlfriend di Ruth Rendell. Hitchcock, Ophüls, e molto Billy Wilder, con una spruzzatina di Almodóvar. Ma non si pensi che "Una nuova amica" sia un semplice divertissement perché Ozon, con leggerezza sofisticata e intelligenza, racconta la confusione non del protagonista maschile, che sta invece benissimo così, ma della ragazza, creando un cortocircuito interessante. Tra i migliori Ozon di sempre, in ogni caso.
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Commenti (3) vedi tutti
Ancora un film, condotto con leggerezza affettuosa da François Ozon, sull'intercambiabilità dei ruoli, in una società che fatica ad accettare la complessità dell'animo umano, nel quale albergano naturalmente elementi maschili e femminili, dei quali non dobbiamo vergognarci.
leggi la recensione completa di laulillaQUALCOSA DI IRRISOLTO O NON COMPLETAMENTE CHIARO C'E'. COME, PURE, LA SENSAZIONE CHE NON PROPRIO TUTTO FLUISCA LIBERAMENTE E PERFETTAMENTE... MA CHE INCANTO, CHE GRAZIA, CHE SENSUALITA', CHE SAGACIA, CHE IRONIA, CHE MALIZIA, CHE SOTTILE INQUIETUDINE, CHE MALINCONIA, CHE ALMODOVAR IN QUESTO OZON IN ODOR DI HITCHCOCK...
commento di DavideKingInk80Il tema è l'identità sessuale, il genere è tra commedia, mélo e thriller psicologico. La sceneggiatura apre false piste dove i sogni sono veri quanto la realtà ma la realtà è mutaforme come in una favola... una favola in cui le citazioni piovono a dismisura a divertire qualunque cinefilo.
leggi la recensione completa di momasu