Regia di Jennifer Kent vedi scheda film
Horror molto sopravvalutato
Amelia è una madre vedova che ha cresciuto da sola il figlio Samuel dopo la morte del marito in un incidente stradale. Samuel è un ragazzino problematico, in perenne stato di agitazione, convinto che dei mostri minaccino lui e sua madre,in sostanza crede che una creatura di fantasia, descritta nel libro "Badadook "dalle illustrazioni cupe e violente, sia un mostro reale,che prende vita, uscendo dai fogli del libro per ossessionare lui e la madre,anche lei ha i suoi incubi, legati alla morte violenta del marito, che coincide con la nascita di Samuel.Ovviamente e non potrebbe essere altrimenti,badadook esiste veramente e darà filo da torcere ad entrambi.
Dopo aver visto questo film, ho letto molte recensioni lusinghiere,incuriosito soprattutto dall'elogio sperticato, che ne avrebbe fatto Stephen King.L'horror è un genere,molto praticato, dallo scrittore del Maine, che ne resta il re indiscusso.Tuttavia francamente,non riesco a condividere, nè la sua opinione o presunta tale, nè quella della maggior parte degli spettatori.Non ci sono reali elementi di novità in questo film, che coltiva la velleità di possedere il profilo della favola nera, che si alimenta con l’immaginario dell’infanzia,ma in sostanza chiunque bazzichi nell'ambito,sa ed è consapevole ,che tutto quello che c'è nel film è già stato proposto e visto tantissime volte.Gli elementi "gotici" del lavoro sono dei perfetti"stereotipi" Madre vedova, nevrotica e angosciata,ragazzino con problemi comportamentali, mostro immaginario che poi si rivela essere autentico,lotta smisurata tra questa materializzazione malefica e i due sventurati, fino ad un finale relativamente lieto.La regista,questo bisogna comunque ammetterlo, fa un uso diligente della macchina da presa e alcune scene sono efficaci,ma io leggo di horror psicologico e resto sinceramente sorpreso,consiglio vivamente agli ammiratori di questo film, di andarsi a vedere i film di Carpenter,di Corman,di Wes Craven,di Mario Bava e poi di fare il confronto.
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