Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Grande horror
Il grande Kubrick si cimentò con vari generi cinematografici e sempre con esiti più che positivi.In questo film ispirato ad un'opera di King, affronta per la sua unica volta l'horror e lo fa con la solita maestria.Il film grazie anche ad un ispiratissimo Jack Nicholson, è un lavoro raffinatissimo che oltre all'aspetto "soprannaturale" da spazio a quello psicologico.La discesa del protagonista nel buio della mente, nella sua follia criminale è l'aspetto più interessante della pellicola.Un padre di famiglia, con problemi di alcol, nella solitudine di un albergo di montagna,chiuso al pubblico e isolato dal resto del mondo,per motivi climatici,si ritrova completamente solo a fare il custode e lo scrittore velleitario, in balia dei suoi demoni interiori, perde a poco poco la sua lucidità, trasformandosi in uno spietato killer che cerca di uccidere moglie e figlio che si trovano con lui.E' questo processo che suscita grande curiosità,è vero che situazioni di completo isolamento sociale possono produrre reazioni patologiche, ma qui si assiste ad un vero e proprio calvario interiore , fatto di allucinazioni, di delirio e di incubi,che sfoceranno alfine nella totale alienazione.La trasformazione avviene a poco a poco e sorprende lo spettatore, quanto la moglie dello sfortunato protagonista, che solo allorquando scopre che il marito invece di scrivere il fantomatico romanzo, ripete solo la stessa frase all'infinito"il mattino ha l'oro in bocca" ecco solo allora si è certi che ormai ha imboccato una strada senza ritorno e la sua mente è perduta.L'orrore si consuma soprattutto in quel fatidico momento. La cosa curiosa di questo lavoro del regista, è che King ne prese paradossalmente le distanze,a voler marcare le differenze con un romanzo che invece pigiava il pedale sugli aspetti più paranormali della storia.Per quanto lo scrittore,personalmente molto seguito e amato, sia nel suo genere un maestro indiscusso, nella diatriba aveva evidentemente torto, il film di Kubrick è diventato un memorabile"cult" considerato uno degli horror più riusciti nella storia del cinema e il ghigno di Nicholson è un immagine entrata nell'immaginario di tutti i cinefili.
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