Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Stanley Kubrick realizza la sua personale interpretazione di uno dei più grandi romanzi di Stephen King, secondo l'opinione di molti suoi fan. Purtroppo non ho ancora mai avuto l'occasione di leggerlo, ma in questo caso è forse stato davvero un bene.
Sarà colpa dell'enorme aspettativa creata dal plebiscito di elogi ricevuti da questo film? Non saprei rispondere. Tuttavia resta il fatto che una cocente delusione da parte mia vi è stata eccome. Speravo, infatti, che ai vertici delle classifiche horror non vi fosse una di quelle opere che paura non fanno affatto, quanto piuttosto una di quelle rare pellicole caratterizzate da orrore intelligente e plausibile, ricco di suspense. Certo, non esiste categoria più soggettiva di questa, ma vi è indubbiamente un ampio margine fra il terrore più puro e la comicità involontaria che, purtroppo, ho mio malgrado dovuto riscontrare anche qui, come nei più scadenti prodotti degli ultimi anni.
La trama non è questo granché. Ben poco viene spiegato, infatti. E il resto è prevedibile (da un estremo all'altro... o il non-senso o l'ovvio). A volte non accade nulla per diverso tempo e il rischio noia è sempre più latente. Il problema è che l'Overlook non diviene mai una reale e palpabile minaccia e dunque l'eccitazione claustrofobica risulta alquanto assente. I pochi espedienti visivi, a volte invero dozzinali, che dovrebbero poter rientrare nei canoni del genere, sono invece intrappolati nello straniante grottesco tipico dello stile di Kubrick. Ma questo non serve a spaventare, anzi. Quando non disturbano, lasciano indifferenti, freddi, distaccati, imperturbati.
Se il film raggiunge comunque la sufficienza (a mio modesto parere) è soltanto grazie all'interpretazione di Jack Nicholson e del piccolo Danny Lloyd, gli unici davvero convincenti. Il primo poi è straordinario, anche se in realtà rappresenta pure un limite forte per la storia: non vi potrà essere alcuna sorpresa nel vederlo impazzire, poiché se ne avrebbe avuta, al contrario, soltanto nel caso in cui non l'avesse fatto! Il suo personaggio non suscita la domanda "perché vuole uccidere la sua famiglia?", ma solo "perché ha atteso così tanto?" (che siano sopravvissuti durante il viaggio in auto per l'hotel ha quasi del miracoloso). Decisamente peggio la moglie, una Shelley Duvall del tutto anonima, priva di emozioni, e il cui personaggio è ridicolo, agendo secondo i più decerebrati cliché, suscitando riso (sadico e involontario, perché stride con quelle che avrebbero potuto essere certe situazioni) invece che compassione, tanto da arrivare ad augurarsi la sua morte e tifare per il marito...
Ora, mi dicono che il libro sia decisamente più bello. Per questo motivo ho avanzato all'inizio il sospetto che sia stato un bene l'aver visto prima questo film, altrimenti il mio giudizio avrebbe rischiato di essere ancor più impietoso. Se è vero che Jack Torrance sarebbe stato terribile, per la sua graduale "possessione" fino alla pazzia, e nel contempo tragico, in maniera commovente, per la sua dimostrazione dell'amore che nutriva nei confronti della famiglia (contrariamente a quanto ho visto nella trasposizione). E se è vero che la moglie Wendy avrebbe avuto una personalità forte e indipendente. E se è vero che il finale sarebbe stato differente, qui cambiato esclusivamente per essere "scioccante", incompiuto e ambiguo come piace al regista.
Mi suggeriscono tale gioco: supporre per un momento che questo stesso film fosse stato girato da qualcun altro. Ma non secondo la sua visione creativa. No, esattamente così, identico parola per parola, inquadratura per inquadratura, espressione per espressione. Con l'unica differenza nel nome del regista. Cosa pensate sarebbe successo?
Sarebbe stato ridotto a brandelli? I fan del romanzo ne avrebbero criticato le modifiche? Non avrebbe scalato la classifica dei "migliori di tutti i tempi"? Non avrebbe avuto successo? A Stanley Kubrick andò bene per un motivo e uno soltanto, ovvero perché è Kubrick?
In conclusione, credo che seguirò il consiglio e presto o tardi mi leggerò l'opera di Stephen King, perché ho il timore che molte persone adorino questo film per il semplice fatto di non avere mai, in realtà, conosciuto la fonte originale d'ispirazione. Secondo me, come conseguenza, la mia opinione ne potrebbe subire, purtroppo, un'ulteriore revisione al ribasso.
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