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Shining

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Shining

di zombi
10 stelle

questa nuova edizione, vale davvero la pena di essere vista? non sono per niente sicuro che kubrick avrebbe apprezzato questa mezza cialtronaggine che sembra essere fatta apposta per raccattare soldi. in più le solite nefandezze italiche.... una volta si aveva almeno il buon gusto di lasciare le scene inedite in lingua originale ...

rivisto dopo parecchio tempo, il film di kubrick è veramente un film dell'orrore. dalla prima all'ultima scena, questa triste storia di un triste matrimonio, protratto per troppo tempo, tra continui cambi di domicilio alla ricerca di un lavoro e qualche violenza che si vuole e pensa dimenticata e invece cova come un vulcano dormiente. perchè quindi non divorziare? nell'80 divorziare non era più reato. forse stare insieme, vivere insieme, voleva dire reggere meglio il faticoso costo della vita. forse wendy era veramente innamorata dell'ancora belloccio jack. forse jack non era più innamorato della non belloccia wendy, ma stare insieme è... stare insieme. forse jack prova davvero a mandare avanti un matrimonio nel quale forse probabilmente crede davvero. daltronde c'è anche un figlio. un figlio non è un cazzo di cane che puoi far scendere dalla macchina a 300 km da casa. e quindi perchè non accettare un lavoro di custode in un albergo per la chiusura invernale. un lavoro non facile, avverte il direttore del personale, perchè l'isolamento per lungo tempo può causare scompensi mentali. ma jack è un uomo con la testa sulle spalle, il bisogno di soldi non è un hobby e poi quale migliore occasione per mettere o rimettere mano al romanzo che si sta scrivendo. e quindi via verso il nuovo lavoro. kubrick ha chiesto una recitazione petulante e sempre più isterica alla duvall e una scintillante recitazione sopra le righe al famoso nicholson. rendendo anche naturale, per alcuni, le reazioni omicide di jack nei confronti della moglie. ma non appena la famigliuola mette piede nelle stanze e nei corridoi vuoti dell'albergo, il totale isolamento dal mondo li costringe a fronteggiarsi ogni giorno, tutti i giorni, 24'ore su 24. e se danny, il filgioletto che dialogo tra sè e l'altro sè mediante se stesso, vede in anticipo dove porteranno le insofferenze mai chiarite dei suoi genitori, nulla può per fermare in tempo la violenza, essendo appunto un bambino. wendy ha sempre evidentemente cercato di sistemare le cose, forse per paura di rimanere sola, forse per il bene del figlio che deve avere un padre, forse perchè è innamorata di jack. ma che fare quando il figlio si presenta al loro cospetto con la camicia strappata e segni di costrizione sul collo?... che fare?... dare ancora indietro?, lasciar passare anche questa?.. e perchè poi?... wendy esplode e gliele canta tutte. è stufa, non è certo colpa del figlio se il suo "romanzo" non avanza. se le velleità artistiche del povero jack rimangono inespresse. e allora jack comincia a pensare a pensare e a pensare. a scrivere la stessa frase per risme intere di fogli. di tante scene splendide di cui è intessuto questo capolavoro, una in particolare mi piace. ed è il primo piano ripreso da sotto di wendy che si rende conto del pericolo leggendo quello che suo marito ha "scritto". ed è solo durante questa ennesima visione che ho veramente visto l'orrore di una donna minacciata dalla follia del marito. solo mobili e stanze immense, ma nessuna che possa aiutarla. lei femmina sola che tra l'altro deve proteggere la propria prole dalla furia del maschio alfa. sferra due colpi che per fortuna vanno a segno anche grazie al fatto che jack è già più che andato. cade, si fa male ad una caviglia facendolo zoppicare(seconda fortuna) e riesce a rinchiuderlo nella dispensa. in questa storia reale di triste insofferenza matrimoniale subentra l'irreale. qualcuno apre la porta e fa uscire jack, completamente folle. i fantasmi scorrazzano liberi come bambini durante l'intervallo, visibili finalmente anche da wendy fin'ora non ancora toccata dalla follia del luogo. ed è liberatorio l'urlo di wendy che chiama il figlio quando lo vede uscire indenne dal labirinto ghiacciato, mentre jack rantola spossato tra i cunicoli di siepi. certo lei non può sapere se suo marito è arzillo come una giovane antilope, ma quell'urlo è l'urlo che esce nonostante tutto, come se fosse un urlo che può uccidere. daltronde oramai i fantasmi dell'albergo nulla possono. solo la follia reale di jack potrebbe qualcosa. potrebbe.... un film che non finirà mai di sorprendere.  

OTTOBRE 2024, nuova riedizione in 4 k sbandierata come fosse contenitore di chissà quali materiali inediti.

il film è bello così; nell'80 kubrick l'ha licenziato così e così doveva rimanere.

l'operazione abbastanza deludente e TRISTE invero, riguarda l'aggiunta e/o il reintegro(?????? MAH) di scene che dovevano a parer mio rimanere inedite. kubrick le aveva scartate e c'era un motivo. interessanti la scena di crisi di danny e l'intervento di una dottoressa che viene a sapere delle violenze di jack da una wendy(winifred), dove shelley duvall palesa alla sconosciuta tutta la sua impotenza riguardo a ciò che successe e che forse un domani potrebbe riaccadere(la solita vittima designata e nel romanzo di botte ne busca ben ben, tant'è che finisce allì'ospedale e kubrick aveva girato delle scene) e poi la lunga scena dopo che danny esce dalla camera 237 e rimane catatonico fino alla follia REDRUM, per il resto lungaggini alquanto non indispensabili, ma soprattutto la cosa che più mi ha spazientito è l'aver sprecato tempo per doppiare le nuove scene con voci che non ci azzeccano nulla, quando un tempo era buon uso lasciarle in originale sottotitolandole.

che dire in aggiunta; con la penuria di uscite in questo fine di 2024, vedersi un classico con il quale sono cresciuto e che mi ha scatenato tanti incubi da bambinello, è un dovere, un onore e una fortuna impacabile.

SONO A CASA ADESSO, ma non si era mai allontanato, per lo meno mentalmente, nonostante quei 5 mesi di sobrietà dall'alcol, che hanno reso la sua vita inutile a fianco di una donnetta che non ha mai amato e una vita  sprecata in lavoretti precari e saltuari.

jack ha sempre fatto parte dell'overlook hotel e l'hotel lo ha cercato nei suoi deliri mentali artefatti e no.

wendy è l'unica persona che affronta l'overlook hotel da un punto di vista razionale, assecondando le decisioni del marito solo per vederlo felice e sperare che tutto si riassesti su una situazione tranquilla e lineare.

sarà una donnetta semplice, senza fascino particolare, però all'inizio quando jack è andato al colloquio in colorado, vediamo che sta leggendo un libro di salinger, mica un harmony, ma sembra l'unica persona in quel nucleo famigliare ad agire e reagire alla vita in modo ordinario. il marito è un insegnante con ambizioni letterarie, non paul newman, ma da l'idea di essere stato un biricchino, e dopo essersi licenziato dall'insegnamento e aver vagato da un posto all'altro, si rintana in un posto anonimo alla ricerca di un lavoro che gli dia stabilità.

il figlio unico danny ha un amichetto immaginario, come anche altri bambini, e nessuno immagina del dono che ha, perchè tony gli dice di non dire niente a nessuno.

tutto sembra andare alla grande , ma intervengono i fantasmi e nulla sarà mai più come prima

 

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