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Shining

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Shining

di will kane
8 stelle

"L'orrore...ha un volto...e bisogna farsi amico l'orrore..."Non la cercate in questo film,questa frase,come risaputo,viene da "Apocalypse now",ma è una chiave di lettura dell'horror di Kubrick,odiato dall'autore del romanzo ,Stephen King(onestamente,pur essendo tra i fans dello scrittore del Maine,trovo questo romanzo tra i meno riusciti dei suoi):non una riflessione sulla violenza,come ha detto qualcuno,(questo andrebbe esteso a tutta l'opera kubrickiana).Personalmente,tra i tanti significati che gli si possono trovare,lo vedo più un apologo sull'orrore di se stessi e dei propri fallimenti,che possono avere effetti devastanti su tutto.Jack Torrance è sposato a una donna lontana da lui,aspirante scrittore senza ispirazione,che si ritrova a suo agio con i fantasmi che popolano l'Overlook Hotel,al centro di montagne pronte a rimanere sommerse dalla neve:e quando la follia cresce dentro di lui, é destinata a riversarsi su coloro che ritiene colpevoli delle proprie frustrazioni,moglie e figlio.Uno dei momenti più importanti del film (e anche uno dei più dichiaratamente sarcastici,anche grazie allo straordinario numero nicholsoniano in merito) è quello in cui Torrance abbozza all'esterrefatta consorte una considerazione profonda ("Ma hai idea di cosa sia un principio etico e morale?")contemporaneamente minacciandola e manifestando finalmente la pericolosa pazzia di cui è portatore e vittima.Kubrick riserva alcune sorprese(vedi l'arrivo stile "arrivano i nostri" del cuoco Halloran all'albergo,che si risolve invece in tutt'altra maniera),e pone lo spettatore di fronte a un racconto pauroso che ha la forza di un interrogativo psicanalitico,come sempre lasciando che chi osserva ,a visione finita,si maceri in nuovi dubbi e riflessioni volenterose su molte cose.Jack Nicholson è un geniale tramite tra l'autore e il pubblico:il suo ritratto di folle è uno dei più disturbanti,e strepitosi,mai visti al cinema,il suo perdersi nei rossi corridoi del grand hotel,lasciandosi sedurre da presenze in vita assassine è uno sprofondare in un abisso di psicotica disperazione:e gli fanno buona compagnia la stravolta Shelley Duvall,il cupo ragazzino Danny Lloyd,e il preoccupato Scatman Crothers.Sono aperte interpretazioni sull'ultima inquadratura...

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