Regia di Herbert Ross vedi scheda film
Nulla di esaltante, curato sotto alcuni aspetti ma raffazzonato sotto altri. Sicuramente una pellicola curiosa che mostra un Holmes vulnerabile, nevrotico e poco rassicurante rispetto alla norma e di contro un Watson (interpretato da un bravo Duvall) che spesso gli ruba la scena. La prima metà del film in effetti è persino poco coinvolgente e si concentra sulla dipendenza di Holmes proponendo dei flashback sull'infanzia e la figura di Moriarty, c'è poi l'ingresso in scena di Freud che funge da perno su cui la storia cambia registro e vira verso i soliti toni da giallo, nella seconda parte in effetti il celebre detective si cimenterà in qualcosa di più consono alla sua natura ma francamente il giallo su cui impegnerà le sue cellule grigie lascia a desiderare sotto molti aspetti e non coinvolge più di tanto. Prodotto godibile nel complesso, particolare e ben curato sotto molti aspetti ma a cui manca quella spinta che ha fatto del personaggio letterario una leggenda dell'arte della deduzione.
Bravo è bravo ma il suo Holmes perde molto del fascino che altri interpreti gli avevano donato.
Bravo.
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