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Mahjong

Regia di João Rui Guerra da Mata, João Pedro Rodrigues vedi scheda film

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La recensione su Mahjong

di alan smithee
8 stelle

TFF 2013 - ONDE PORTOGHESI
Joao Pedro Rodrigues è uno dei miei autori preferiti e dunque, per non perdermi il suo ultimo cortometraggio, mi organizzo in improbabili compromessi che deviano il mio percorso originario, prestabilito e premeditato con cura in questo festival intenso e spesso emozionante. Certo ne valeva la pena, e non nutrivo certo dubbi al riguardo: infatti questo breve e teso noir, tutto pedinamenti e personaggi misteriosi, ti cattura già da subito quando una misteriosa auto comincia a seguire una affascinante donna in tacchi alti, bionda e tutta fasciata di raso mentre cammina sinuosa ed inizialmente ignara di essere seguita, ai bordi di una strada periferica a Varziela, centro portoghese che raccoglie la più grande concentraziine di popolazione cinese. Una sorta di chinatown insomma, che percorriamo nei suoi rettilinei più desolati a partire da un aeroporto, dove un misterioso individuo vestito elegante e con cappello da gangster, pare da subito alla ricerca di qualcosa, anzi di qualcuno. Il pedinamento lascia talvolta il posto ad una inquadratura, dall'alto e tramite uno specchio posto nel soffitto, di un gruppo di persone che gioca a mahjong, sgrategia simile al ramino che richiede una tattica piuttosto elaborata per avere la meglio sui tre avversari. Intanto l'inseguimento non cessa ed anzi prosegue all'interno di un centro commerciale, dove la misteriosa donna (una avvenente prostituta? Una spia? Una testimone scomoda? ?..chi puo dirlo con esattezza...) fa perdere con astuzia le sue tracce, portando tuttavia il suo inseguitore alle soglie dell'ultimo duello, quello decisivo e finale. Nulla e' certo e pianificato dinanzi alla camera enigmatica ma seducente di Rodrigues, cineasta che qualsiasi cosa voglia dire, la comunica con uno stile cinematografico potente e indimenticabile, che ti attanaglia anche solo per i pochi minuti di durara di questo trascinanfe corto, che ha il potere di avvicerti in un labirinto tortuoso e indecifrabile in cui conta piu farsi rapire dalla costruzione delle immagini, che dal senso logico e cronologico degli avvenimenti.

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