Alda Merini racconta la propria vita, oscillando tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza: l’infanzia, la femminilità, gli amori, la maternità e il rapporto con i figli, la follia e la lucida riflessione sulla poesia e sull’arte. Il volto della poetessa e i dettagli di occhi, mani e corpo ne compongono un ritratto che non nasconde le contraddizioni di una tra le più importanti e note figure letterarie del Novecento.
Note
Presentato al Torino Film Festival 2013, "La pazza della porta accanto" omaggia l’artista milanese a un lustro dalla sua scomparsa, e lo fa lasciando spazio esclusivamente alle sue parole, alla sua personale verità, prima ancora che alla sua poesia. L’omaggio alla voce a alla vita di un’artista è sentito, il paradosso è nella mancanza del controcampo (pochi, fugaci paesaggi meneghini) e del controcanto di una regista che lascia allo spettatore il dovere e il piacere di avvicinare, e masticare, le parole della poetessa.
Conversazione-Documentario con la Poetessa Alda Merini che in sostanza fa' un emblematico affresco della Sua vita e attinge a piene mani in tanti piccoli puzzle del vissuto e concede (a noi) di ricavarne vari pensieri.voto.5.
Voce morbida e sigaretta perennemente tra le dita, Alda Merini parla a ruota libera della sua esistenza: il manicomio, la poesia, l’amore, il sesso, le figlie, e tanto altro ancora. Oltre ad essere una valida scrittrice, la Merini era dotata di un eloquio fluente e quasi ipnotico: si potrebbe ascoltarla per ore senza stancarsi mai. Non solo per quello che dice ma per come lo dice: da lei… leggi tutto
Intervista del 1995 ad opera di Antonietta De Lillo alla poetessa Alda Merini, uscito nel 2013, cinque anni dopo la scomparsa dell’emblematica artista meneghina. Lo stile deciso dalla De Lillo è molto semplice: piazzare la macchina da presa (più di una in realtà, si evince dal montaggio) al cospetto della Merini e pendere dalle sue labbra. Gran parte lo fa il… leggi tutto
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È quasi un format ripetitivo quello che la distribuzione meccanicamente ripropone ogni settimana in questo periodo: tanti film (troppi), con la più parte delle sale occupate militarmente da…
Nel 1995 Antonietta De Lillo visita Alda Merini, le mette una macchina da presa di fronte e crea un ritratto filmato, Ogni sedia ha il suo rumore, in complicità con Licia Maglietta che dà voce al suo Delirio amoroso. Quasi due decenni dopo, e a distanza di quattro anni dalla morte della poetessa, la regista “riscopre” il suo film, i materiali scartati da una…
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Conversazione-Documentario con la Poetessa Alda Merini che in sostanza fa' un emblematico affresco della Sua vita e attinge a piene mani in tanti piccoli puzzle del vissuto e concede (a noi) di ricavarne vari pensieri.voto.5.
commento di chribio1