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The Repairman

Regia di Paolo Mitton vedi scheda film

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La recensione su The Repairman

di Baliverna
3 stelle

Un inventore mancato, forse un genio incompreso, non combina nulla, ma proprio nulla. E il film ci dà questo nulla.

Grande delusione. Il personaggio protagonista mi è antipatico, d'accordo, ma non questo non determina nella totalità il mio giudizio. Per la prima mezz'ora ho aspettato che il film decollasse, che prendesse una qualche strada, che raccontasse qualcosa, che comunicasse qualche messaggio, o che proponesse dei personaggi interessanti. Ho sperato molto quando lui conosce la ragazza. Però la pellicola continua a vivacchiare così, a ciondolare, ad ristagnare, senza andare da nessuna parte. I personaggi accessori rimangono misere macchiette, gli episodi che li riguardano girano a vuoto, nonostante l'impegno degli attori. Certe battute sembrano prese così come stanno da un film Boldi-De Sica qualche anno fa: "Lo sapete, sono stata a vivere per un periodo nella tribù africana dei Kimba, e ho partecipato ai riti della fertilità. -Ah, e cosa hanno fatto? -Mi hanno messa incinta...
E che dire di lui? Si vorrebbe che fosse buffo, ironico, coscienza critica della società, simpatico perditempo, ecc. In realtà è un egoista e un egocentrico, per il quale esiste solo lui, e l'essere lasciato dalla ragazza è un non-fatto, un non-evento. Anche quando sta con lei non si capisce neppure se l'ama o no, mentre lei sì. Misteriosamente. La sua ironia mi sembra sia un farsi beffe di tutti, un continuo ridere sotto i baffi, un disprezzo delle persone e delle cose. Soprattutto è un finto ingenuo e un finto semplicione. Il problema nasce proprio dal fatto che è presentato dal regista in una luce positiva, di persona simpatica.
C'è qualche briciola di interesse nel personaggio della ragazza inglese, e nel suo mestiere di comunicare ai licenziandi delle varie aziende che la chiamano il loro licenziamento. Si salvano anche le riprese, che mi sembrano professionali e accurate. Però questo è poca cosa per salvare una pellicola che fa continuamente cilecca, e non spara mai (per non parlare di far centro).
Alla fine il film, dopo aver girato in tondo per tutta la sua durata, ritorna da dov'era partito. Senza aver detto niente.

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