Regia di Giuseppe Pollicelli, Mario Tani vedi scheda film
Franco Battiato, vita e opere. Una biografia per immagini accompagnata da lunghi stralci di intervista al diretto interessato che parla della sua musica, della sua arte, della sua idea di Dio, di spiritualità, di vita.
Certamente è poco un documentario di appena 68 minuti di durata, titoli inclusi, per ripercorrere la carriera dell'artista e rimarcare il pensiero dell'uomo Battiato, ma è in fin dei conti pur sempre un inizio. Ci si può accontentare facilmente dell'opera di Giuseppe Pollicelli e Mario Tani soprattutto perchè offre - oltre alla buona confezione - del materiale di prima mano notevole, consistente in una lunga intervista con lo stesso musicista, disposto ad aprirsi sugli argomenti a lui più cari: tutto ruota intorno alla spiritualità, in definitiva, ma grazie a questo lavoro meglio si può comprendere lo stretto, inscindibile legame che per Battiato sussiste fra spirito e materia. Che sono infatti le due componenti essenziali della sua musica: testi che si immergono in profondità abissali abbinati a ritornelli pop, sperimentazione sonora che non rinuncia alla melodia accattivante. A dire dello stesso protagonista, tre sono state le fasi della sua carriera da musicista: quella - semisconosciuta e pertanto forse la più interessante, ma qui semplicemente accennata - degli esordi nel nome del beat e della canzone italiana nella seconda metà degli anni Sessanta; quella della scoperta dei suoni sintetici e di una via personale alla musica elettronica, nel corso dei Settanta, e quindi la fase del successo nazional popolare derivato dai dischi espressamente pop prodotti negli anni Ottanta. A intervallare le parole di Battiato troviamo spezzoni di vecchi videoclip, immagini d'archivio e anche brani di un concerto tenuto all'Arena di Verona nel 2013. Film riconosciuto di interesse culturale dal Governo: e a ragione; Tani figura anche come produttore e montatore; Pollicelli come montatore e autore dell'intervista. 6/10.
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