Trama
Sa vive a Bangkok da quando a soli quindici anni ha lasciato il suo villaggio e la famiglia. Tre anni dopo aver lavorato in una fabbrica per tre dollari all'ora, Sa decide di diventare una escort e lavorare in un locale di karaoke per mantenersi e mandare i soldi alla famiglia. Costretta a confrontarsi con le ambizioni e l'ottimismo di altre giovani povere donne che come lei hanno fatto scelte difficili, Sa si innamora di un coetaneo.
Approfondimento
KARAOKE GIRL: UNA DOCUFICTION SU UNA "RAGAZZA DELLA NOTTE" A BANGKOK
Metà fiction e metà documentario, Karaoke Girl segue la vita di Sa Sittijun, una giovane ragazza di campagna, che lavora in un bar di Bangkok come escort per aiutare la famiglia rimasta a casa. A spiegare la genesi del progetto, presentato in concorso al Torino Film Festival 2013, sono le parole della regista Visra Vichit Vadakan: «Karaoke Girl è incentrato su una giovane lavoratrice del sesso di Bangkok e ne ritrae la vita quotidiana, presentandoci le diverse sfumature di una ragazza che si fa carico di una sola necessità: mantenere la famiglia che ancora vive nelle zone rurali della Thailandia. Il film alterna ricordi della sua infanzia trascorsa in campagna con la complessa realtà della sua vita cittadina. Interpretando se stessa, la ventitreenne Sa si rivela attraverso un mix di doxumentario e fiction, di città e campagna e di famiglia e romanticismo. Sbirciando attraverso la sua reale esperienza, diveniamo partecipi di una parte del nostro tessuto sociale, di solito tratteggiato come una piatta caricatura.Piuttosto che presentare una narraziona tradizionale, Karaoke Girl umanizza e rende più vicina a noi l'esperienza personale di una donna premurosa e ottimista nonostante il difficile passato vissuto. Il mio film è un inno a Sa e al suo modo di condividere le paure, le speranze e i sogni, con noi».
Protagonista di Karaoke Girl è la stessa Sa Sittijun, che così rivive l'esperienza del film: «Ho trascorso la mia infanzia nella campagna thailandese. Quando avevo quindici anni, i miei genitori ed io abbiamo deciso che mi sarei trasferita a Bangkok per guadagnare del denaro da spedire alla famiglia. Ho iniziato a lavorare in una fabbrica ma non guadagnavo abbastanza soldi da mandare a casa. Alla fine, ho deciso di cominciare a lavorare come "ragazza della notte": poiché la mia famiglia era molto povera e i miei avevano molti debiti da saldare, non avevo altre prospettive per far soldi.
Ho pensato spesso di lasciare il mio lavoro, sognando una vita migliore per me e per i miei cari, ma non potevo farlo. Un giorno, sono stata presentata da un amico alla regista Visra Vichit Vadakan, che interessandosi alla mia storia mi ha chiesto di divenire protagonista di un docufilm basato su essa. Ho riflettuto molto sulla proposta e alla fine ho accettato. Sono tornata con Visra e la sua troupe al mio villaggio di campagna per documentare come vivono i miei. In quell'occasione, Visra è diventata come una parte integrante della mia famiglia e i miei genitori erano contenti di avere un'intera troupe in casa.
Non avevo mai recitato in un film. Prima delle riprese, ho fatto due mesi di prove e tutto mi sembrava difficile. All'inizio, ero imbarazzata e non riuscivo ad esprimermi. Poi, pian piano, sono diventata sempre più fiduciosa e, oltre a recitare, mi sono anche divertita. L'esperienza mi ha spinto ad abbandonare il mio lavoro: recitare mi ha permesso di esprimere i miei veri sentimenti e di lasciarmi il passato alle spalle. Vorrei che, vedendo Karaoke Girl, tutti capissero che non è mai troppo tardi per ricominciare».
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