Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
ispirato ai romanzi ottocenteschi russi, il film di un'ora trasmesso da fuori orario è una di quelle esperienze che sembrano durare ore, alla sokurov. non avendo mai letto un romanzo russo classico, non so assolutamente di cosa si parla quando ad inizio film in tre lingue differenti mi viene annunciato che le immagini che scorreranno davanti ai miei occhi affaticati, sono basate su quelle pagine più sconosciute che sommesse. e quindi sono più sensazioni legate alle immagini virate in colori che rimandano a malattia e infezioni, di un uomo che vaga per una città invasa dall'acqua e a lui ostile. ha commesso un omicidio e trova conforto in una giovane ragazza che sembra un angelo coperto di stracci che vive in quelli che sembrano gli scantinati slum abitati da uomini ratto rifiutati dalla società. l'anti narrazione per eccellenza in un lento avanzare che non sembra avanzare ma stazionare in quell'acqua stagnante che non porta vita ma malumori e pestilenze. anche il modo di operare sulla pellicola e renderla sghemba, fa si che le opere sokuroviane siano di difficile gestibilità. opere sfuggenti che almeno con me, rendono la visione molto impegnativa e per nulla rilassante. non so poi soliti misteri di durata. filmtv giornale dice 67'. la scheda del sito dice 77', ma io ho visto un film che dura 61'.
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