Regia di Ira Sachs vedi scheda film
I toni dell’amore di Ira Sachs, regista dell’acclamato Keep the Lights on (che abbiamo recensito negli Scanners di Film Tv n. 5/2014), non è «un film sui matrimoni omosessuali» come una comunicazione concentrata sulla logica del tema vorrebbe far credere. Certo: il settantenne pensionato e wannabe artista Ben (John Lithgow) e il suo compagno George (Alfred Molina) si sposano, nelle prime scene. E certamente George, credente, viene allontanato dalla scuola cristiana in cui insegna proprio perché discriminato per questo motivo, costringendo i due ad abbandonare l’appartamento di Manhattan in cui abitano. Ma è solo l’evento dinamico del film, che - mentre segue i due rifugiarsi sotto tetti differenti, in attesa di un nuovo covo d’amore - cerca di cogliere con calma, con uno sguardo discreto e placidissimo, lontano dall’umore opprimente e apocalittico di tanto cinema d’oggi, lo scorrere degli affetti, il movimento dei sentimenti, l’affiorare di emozioni indicibili. La presenza dei due - separati: uno in casa di amici, l’altro di parenti - è l’interruttore che non solo mette alla prova un amore, ma accende la luce su una commedia umana (tipicamente newyorkese, borghese e velleitaria) fatta di scontri ordinari, di conflitti familiari, di incomprensioni non dette. E, sul finale, di fronte a un quadro, con uno sguardo retroattivo che misura l’economia di ogni atto passato, è capace di mostrare con disarmante candore il peso vitale di ogni piccolissimo gesto.
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