Trama
Emma Bovary (Mia Wasikowska), giovane moglie di un ufficiale sanitario di una piccola cittadina, si dà alle relazioni extraconiugali nel tentativo di scalare il suo status sociale e di trovare la vera felicità.
Approfondimento
MADAME BOVARY: UN ADATTAMENTO MODERNO DEL CLASSICO DI FLAUBERT
Diretto da Sophie Barthes e sceneggiato da Felipe Marino, Madame Bovary è l'adattamento del celebre romanzo di Gustave Flaubert incentrato sulla storia della moglie di un medico di una piccola cittadina che si lascia coinvolgere in una relazione extraconiugale nel tentativo di migliorare la propria posizione sociale. Emma, la protagonista, ha sempre sognato una vita migliore rispetto a quella che le garantisce l'allevamento di maiali del padre e per tale motivo sposa Charles Bovary, un medico che potrebbe esaudire ogni suo desiderio. La nuova esistenza, però, né riesce a renderla felice né appaga le sue aspettative. Sentendosi come in trappola, Emma cerca allora conforto in altri uomini, tra cui un appassionato spirito affine di nome Leon e un ricco nobile, il marchese d'Andervilliers. Una serie di eventi e la tentazione di vivere al di là dei propri mezzi la conduce lentamente lungo un percorso che la lascia immersa nei debiti e che la rende disperata, bisognosa ed emotivamente impulsiva. Di fronte ai suoi errori e al senso di colpa che la consumano, Emma sarà lentamente portata verso la tragedia e a una decisione irrimediabile.
Con la direzione della fotografia di Andrij Parekh, le scenografie di Benoît Barouh, i costumi di Christian Gasc e Valérie Ranchoux, e le musiche di Evgueni e Sacha Galperine, Madame Bovary è così raccontato dalla regista: «"L'intero valore del mio romanzo, qualora ne abbia uno, consiste nel camminare dritto su una corda tesa, in equilibrio tra lirismo e volgarità. Tutti credono che io sia un appassionato del realismo ma in verità lo detesto. È il mio profondo odio per il realismo che mi ha spinto a scrivere questo romanzo". Le parole di Flaubert riflettono meravigliosamente il suo stato d'animo mentre scriveva Madame Bovary. La sua tensione tra realismo e romanticismo, tra volgarità e poesia, mi ha spinto a voler realizzare l'adattamento della storia di Emma Bovary. Trovo tale tensione in sintonia con l'esperienza umana. L'ossessione di Flaubert per la parola giusta è leggendaria e per questo motivo ho coltivato l'ossessione di trovare il tono giusto, la giusta chiave del mio racconto cinematografico. Era mia intenzione rimanere fedele allo spirito del testo di Flaubert e alla psicologia dei suoi personaggi ma al contempo volevo creare qualcosa di moderno in grado di portare le giovani generazioni a riscoprire il lavoro dello scrittore.
Emma Bovary rimarrà sempre un mistero, un personaggio intrigante e accattivante. Solo maturando, sono riuscita a comprenderla meglio. Dolce, delicata, tenera, generosa e ossessiva, Emma sa essere anche aggressiva, ribelle, combattiva, provocatoria e implacabile nella lotta per la sua indipendenza e per la realizzazione dei suoi desideri e appetiti. Lei è un personaggio con cui il lettore cresce e matura, nonostante il romanzo resti eternamente giovane.
Sin dalla prima lettura, sono rimasta del tutto sedotta dalla sceneggiatura per il mondo fresco e audace con cui rivede Flaubert. Pur prendendosi delle libertà rispetto al testo d'origine, ne rimane fedele nello spirito. Forse è questa libertà che ho trovato seducente e che mi ha portato ad accettare una sfida per molti folle. Il tempo e l'azione del romanzo sono stati condensati in una anno, in modo da potersi concentrare su una giovanissima Emma, che appena entrata nell'età adulta deve cedere a una serie di errori e a una spirale autodistruttiva. Ingenua e vulnerabile, Emma vive in un mondo di proiezioni e idealizzazioni, divorata dalla sua mostruosa ricerca del piacere. Da sola in un mondo di figure maschili grottesche, conformiste e di vedute ristrette, non si rende conto di come Charles sia l'unico uomo che la ami veramente, sebbene il suo sia un amore piuttosto incondizionato e goffo, simile a un amore familiare piuttosto che coniugale. La comprensione di Emma del suo amore arriva purtroppo tardi quando oramai il suo destino è segnato.
Con i suoi difetti e le sue debolezze, Emma Bovary è una eroina tragica moderna. Si aggrappa a una vita ideale irraggiungibile preferendo la morte alla noia della realtà e della meschinità borghese. L'intenzione del mio film è quella di coinvolgere il pubblico in un dilemma morale: Emma è responsabile dei suoi errori e capricci ma dobbiamo provare compassione per lei. Le sue contraddizioni riflettono quelle di ogni essere umano complesso e vulnerabile. Parafrasando Flaubert, Emma Bovary siamo tutti noi».
In Madame Bovary Emma ha il volto di Mia Wasikowska. Charles è interpretato da Henry Lloyd-Hughes mentre Leon e il Marchese sono portati in scena rispettivamente da Ezra Miller e Logan Marshall-Green.
Note
Adattamento dell'omonimo romanzo di Gustave Flaubert.
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Commenti (4) vedi tutti
Didascalico, superficiale, trascurabile. Un compito a casa fatto male di uno dei più grandi romanzi della letteratura francese. Quasi un'offesa al genio di Flaubert
leggi la recensione completa di cantautoredelnullaDignitoso, ma troppo freddo per essere riuscito. La tragedia della protagonista viene presentata, ma non trasmessa, allo spettatore.
commento di putrellaDal capolavoro di Flubert.,ennesima riproposizione cinematografica,senza infamia e senza lode
leggi la recensione completa di Furetto60Emma Bovary cerca di sopportare la noiosa vita di una piccola cittadina francese spronando il marito medico a tentare una nuova operazione (finita poi disastrosamente) e a entrare nella buona società diventando l'amante di un conte. Finirà per suicidarsi oberata dai debiti.
commento di ENNAH