Regia di Steve Della Casa, Maurizio Tedesco vedi scheda film
Documentario sul cinema di genere italiano degli anni Settanta, raccontato dagli stessi protagonisti: registi, attori e produttori.
Con l'ascesa mondiale di Quentin Tarantino si è assistito a un vasto recupero del cinema nostrano di genere, legato a doppio filo con i film del regista americano, e in questo documentario della modesta durata di un'ora tonda Steve Della Casa (critico) e Maurizio Tedesco (regista e produttore) si ripropongono di affrontare un viaggio fra i meandri di quel peculiarissimo fenomeno artistico, fatto essenzialmente di budget bassi, idee in quantità e tanto, tanto mestiere. A tale scopo vengono perciò intervistati numerosi dei protagonisti dell'epoca: i fratelli Sergio e Luciano Martino, Ruggero Deodato, Enzo G. Castellari, Umberto Lenzi, Mario Caiano, Lamberto Bava, Romolo Guerrieri, Massimo Vigliar, Barbara Bouchet, Alberto De Martino e anche due star di caratura mondiale che nel 'genere', nel corso degli anni Settanta, sguazzarono abbondantemente (e mai hanno rinnegato questa esperienza): Franco Nero e Tomas Milian. Per qualcun altro, nel frattempo scomparso (Fernando Di Leo, Sergio Leone), i due registi inseriscono dichiarazioni tratte da filmati di repertorio. Un lavoro nel complesso ben fatto, avvincente negli argomenti e dal ritmo ben assestato: peccato, come detto, per la durata esigua. 6/10.
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