Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
In occasione di uno sciopero dei camionisti, un piccolo contrabbandiere di sigarette si rende conto di quanto possa essere redditizio il controllo del mercato ortofrutticolo e decide di cambiare settore di attività: si fa largo fra i concorrenti, si arricchisce, ma poi commette uno sgarro e viene ucciso da uno dei boss subito dopo il proprio matrimonio. Rosi, al suo esordio, mostra già uno sguardo acuto sui meccanismi delle attività delinquenziali e descrive a tratti vigorosi l’ambiente dei guappi. Il film anticipa però anche i difetti da cui il regista non riuscirà mai a liberarsi del tutto: gli snodi narrativi sono piuttosto schematici, i personaggi tendono allo stereotipo. Poco riuscita la storia d’amore, come del resto nel successivo I magliari: in seguito Rosi, opportunamente, eviterà di mescolare toni di denuncia sociale e vicende sentimentali.
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