Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Un esordio memorabile questo di Rosi con una torbida vicenda di camorra che avvince e appassiona fino al terribile finale.Lo stile è ancorato da una parte al neorealismo(si vedano le sequenze delle feste in paese,o la piazza brulicante di gente,i palazzi della periferia stracolmi di gente,molti personaggi che parlano in dialetto )ma d'altra parte è memore della lezione del cinema d'impegno americano dando una forma cinematografica evoluta e gia'matura nonostante si tratti piu'o meno di un esordio(in realta'aveva gia'codiretto altre opere).L'ingranaggio è perfetto:ascesa e caduta di Vito Polara dipinto prima come un perdigiorno che con due scagnozzi cerca di mettere in opera un business della frutta e degli ortaggi:riesce persino a farsi accettare dal boss della camorra locale ma un altro sgarro che fa viene ferocemente punito,nel giorno delle sue nozze.Un' opera impegnata che parla senza peli sulla lingua di camorra,di assenza delle istituzioni che dice cose importanti senza dimenticare la spettacolarita'dimostrando di aver appreso la grande lezione del cinema d'oltreoceano....
non male
sanguigno e vivace,un bel protagonista
non male
bravo
ottima regia
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