Vito riesce, con la violenza, a piazzare i suoi prodotti al mercato ortofrutticolo, dove è padrone incontrastato un potente camorrista. Per evitare conseguenze dannose i due vengono a patti. Tempo dopo, Vito è ormai ricco e, fidandosi troppo della sua nuova condizione, commette l'errore di sfidare ancora una volta l'avversario.
Note
Rosi, con piglio americano, ma con sensibilità ancora neorealista, si confronta con il tema della delinquenza organizzata. L'ambientazione accurata e l'abbinamento di cronaca e spettacolo sono già nello stile del Rosi maturo.
Esordio di Rosi su una tematica non certo facile,la pervadenza della criminalità nei gangli della società italiana nel secondo dopoguerra, con il suo consueto stile asciutto, non dogmatico anche se con un pizzico di eccessiva drammatizzazione rispetto ad altre sue pellicole
Ispirandosi al famoso fatto di cronaca dell'omicidio di Pascalone 'e Nola (successivamente vendicato dalla giovane moglie Pupetta Maresca), Rosi esordisce nel cinema con un film che, pur nascondendo la sua duplice derivazione (dal cinema di Visconti, di cui era stato assistente, e dal dramma sociale americano in stile Fronte del porto), ha tratti di vera originalità. Come hanno… leggi tutto
La sfida rappresenta il debutto dietro la macchina da presa per Francesco Rosi, già 35enne e con esperienze da aiuto regista (anche per Visconti) e sceneggiatore alle spalle. Napoletano, Rosi si immerge subito nella realtà partenopea con il piglio verista e cronachista che lo contraddistinguerà nel corso di tutta la sua futura carriera, intraprendendo un sotterraneo percorso… leggi tutto
Un esordio con il botto quello di Rosi in questa pellicola del '58, dove già si vedono in nuce tutte le tematiche a lui più care: un realismo quasi documentaristico (che non disdegna l'utilizzo di attori non professionisti),l'eco del neorealismo nell'affrontare tematiche di forte impatto sociale, una drammatizzazione che conferisce pathos e spessore a tutto il film. Certo qualche…
Esordio alla regia per il grande Francesco Rosi
Dopo aver fatto da aiuto a Luchino Visconti sui set della Terra trema e di Senso e lo sceneggiatore in Bellissima sempre di Visconti e Processo alla città di Zampa, Rosi debutta alla regia su questa storia di camorra ambientata nella Napoli anni 50.
Aldo Giuffrè doppia il protagonista(un attore spagnolo), la Schiaffino(bellissima)…
Interessante rappresentazione di una situazione di predominanza in un contesto camorristico. La storia si ispira al personaggio, realmente esistito, di Pascalone e Nola e viene egregiamente interpretata. La contrapposizione tra un giovane emergente con idee espansionistiche e il "Boss" locale del mercato ortofrutticolo sarà drammatica.
Un film splendido.
Rosi mostra già, in questa che è una delle sue prime opere (e fatta quando iniziava il boom economico che permetteva pochissima critica: di questo merito gli va dato atto) il talento assoluto che secondo me, e non solo, ha: magari la stragrande maggioranza dei registi americani che hanno trattato la malavita avessero avuto la sua pulizia tecnica, la sua…
Questo Film e' da ricordare solo per la presenza molto sexy ed abbastanza esuberante della bellissima Rosanna Schiaffino,tutto il resto e' alquanto noioso.voto.5.
se la sfida tra giustizia e malavita è persa senza se e senza ma a discapito della prima, don vito polara lancia una sfida personale al boss della camorra salvatore ajello, che ha esteso i suoi tentacoli sui contadini delle campagne circostanti. andato a male un carico di bionde, don vito capisce presto che gli affari con i beni orto-frutticoli, rendono altrettanto bene. don vito nel quartiere…
Ispirandosi al famoso fatto di cronaca dell'omicidio di Pascalone 'e Nola (successivamente vendicato dalla giovane moglie Pupetta Maresca), Rosi esordisce nel cinema con un film che, pur nascondendo la sua duplice derivazione (dal cinema di Visconti, di cui era stato assistente, e dal dramma sociale americano in stile Fronte del porto), ha tratti di vera originalità. Come hanno…
La sfida rappresenta il debutto dietro la macchina da presa per Francesco Rosi, già 35enne e con esperienze da aiuto regista (anche per Visconti) e sceneggiatore alle spalle. Napoletano, Rosi si immerge subito nella realtà partenopea con il piglio verista e cronachista che lo contraddistinguerà nel corso di tutta la sua futura carriera, intraprendendo un sotterraneo percorso…
Splendido esordio di Francesco Rosi alla regia di un lungometraggio. Il film sarebbe di per sé una chicca in ragione del suo taglio documentaristico e antropologico. La Napoli anni ’50 che ci viene mostrata è di un realismo impressionante. Che si tratti dei mercati generali, degli edifici con ballatoi su cui si svolgono scene di vita vera e varia umanità, dei casali e…
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Commenti (4) vedi tutti
Esordio di Rosi su una tematica non certo facile,la pervadenza della criminalità nei gangli della società italiana nel secondo dopoguerra, con il suo consueto stile asciutto, non dogmatico anche se con un pizzico di eccessiva drammatizzazione rispetto ad altre sue pellicole
leggi la recensione completa di galavernaSorprendente opera prima! L'esordio cinematografico di Rosi stupisce per forza drammaturgica e perfezione neorealista. Da non perdere.
commento di EducationalOttima recitazione,ma non mi frega niente di quello che succede in questo film
commento di wang yuEsordio possente di Rosi tra neorealismo e cinema USA.
commento di rosario