Regia di Claudia Llosa vedi scheda film
"Lui non può vederci"
"Dio é morto"
"E' morto fino a domenica"
"E' Tempo Santo"
"Non esiste il peccato durante il Tempo Santo"
E' un film ricchissimo di contrasti. La bellezza mozzafiato del paesaggio non nasconde la miseria quotidiana di un villaggio sperduto delle Ande peruviane. La grandezza e la bellezza di un panorama che non offre di sbocchi o vie d'uscita. Ma è Tempo Santo e tutto può essere messo in discussione.
Durante il Tempo Santo il clima del villaggio diventa surreale: la morte di Dio è la morte del guardiano delle proprie colpe, perchè non c'è una colpa se colui che è di guardia non ti può vedere. Pulsioni, desideri, sogni possono trovare una valvola di sfogo attraverso un carnevale dove la sacralità religiosa viene sostituità da una sacralità di segno opposto. La negazione di quella precedente. Un film così vale la pena vederlo solo per un soggetto del genere, spiazzante e surreale, dissacrante e carico di poesia allo stesso tempo. Bellissima la sequenza dell'inizio del Tempo Santo. Cristo viene deposto dalla croce e gli vengono bendati gli occhi. Da questo momento fino alla resurrezione il peccato non esiste.
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