Regia di Jalmari Helander vedi scheda film
E' difficile trovare le criticità di quest'opera, o, per meglio dire, elencarle tutte. Meglio iniziare dall'unico, vero, pregio: dura poco.
Già il fatto che il film rappresenti l'elogio della caccia dice tutto sulla prospettiva morale dell'autore/regista. E quindi l'eroe di questa farsa che definire film fa rabbrividire è un giovane assassino di animali indifesi: il più grande uomo mai conosciuto dal presidente usa. Non occorrerebbe neppure dire altro, ma soffermiamoci sugli aspetti puramente tecnici.
Il plot è ridicolo dall'inizio alla fine: non c'è un senso, una tensione, una coerenza, una plausibilità. I personaggi sono inverosimili, le azioni e motivazioni lo sono ancora di più. Ma se tutto ciò facesse perlomeno da preludio a una qualche forma di intrattenimento stupefacente o ricco di effetti speciali, si potrebbe almeno dare un senso al tutto. Purtroppo non è così. Stupore per un punteggio della critica tanto alto: la stessa critica che ha accusato "300" di nazismo intellettuale... e di un'opera che esalta le virtù dell'uccisione di indifesi in un minorenne che cosa vogliamo dire? Suggerire come "rito di passaggio" l'uccisione di altre specie? Un bel balzo indietro nelle tradizioni della crudeltà umana di millenni. Inutile prodotto che non si comprende per quale ragione abbia varcato i patri confini, se non per l'uso strumentale di un attore hollywoodiano che come giustamente altri ha osservato, stupisce abbia partecipato all'opera.
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