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Run All Night - Una notte per sopravvivere

Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film

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La recensione su Run All Night - Una notte per sopravvivere

di chiesaman
3 stelle

Chi si rivede! Il detective Holder è sempre ombroso e incazzato ma stavolta guida limousine in giro per una assurda newYokk da videogame e carica un paio di spacciatori di droka i quali vanno a farsi ammazzare, lui testimone, dal figlio di un boss della mala (Ed Harris bisognoso di mannymànny, evidentemente) che lo conosce pure! Ovvio, perchè l'orfano di Linden è pure orfano di mammà ma il babbo è Liam Neeson, qui nella solita stropicciata parte del killer (ma va'!) al soldo del boss malavitoso suddetto. Sono cresciuti insieme e hanno condiviso pure il servizio militare... non potevano che fondare una gang, vi pare? Vabbe', comunque il figlio stupido cerca di uccidere il figlio onesto ma papà Neeson, come ogni bravo ammeregano, sceglie la famigghia. E stende il coglione. Manco a dirlo Ed Harris fra il business e la vendetta sceglie la vendetta. Manco a dirlo Liam Neeson ammazza tutti i soci del boss (nessuno escluso) e persino un sicario di passaggio (Ed Harris, resosi conto che i suoi soci sono inetti ad ammazzare Liam ha esternalizzato la task) merdosamente interpretato da Common, figura inutile se ce n'è una (negro dotato di occhiali per distinguerlo dai negri qualunque, tipo quelli che vengono ammazzati dai poliziotti (nel film funziona al contrario, invece).

Nel corso del massacro (piuttosto noioso, va detto: se riguardate il Liam che addestrava Batman o quello di Taken 1 e 2 capite come la vecchiaia faccia male anche agli attori) si svolge la redenzione di Babbo Neeson che aveva abbandonato il figlioletto (Joel Kinnaman, appunto, beatamente fuori parte) alla morte di mammà e dal figlioletto (ex-pugile fallito maritato con fotomodella e padre di 3 marmocchi, a mo' di compensazione famiLLiare) è odiato per 2/3 della storia. Dopo una 15ina di morti ammazzati finalmente Babbo Neeson riguadagna l'aMMooore del detective Holder. In punto di morte, ovviamente. Da lì in poi, finalmente orfano completo e libero dalla vendetta della mala (avete fatto caso che i boss della mala all'inizio del film sembrano chissà che pezzi grossi e alla fine si scopre che avevano a libro paga al massimo una ventina di gorilla e 3/4 poliziotti, nemmeno dei più svegli? verosimile, eh?) Kinnaman tiene sullo specchio del cesso la sua foto di bimbo, abbracciato dal papà che odiava fino a un paio di giorni prima. Taccio dei dialoghi, imbastiti su una sceneggiatura che dire orrenda è farle un complimento, perchè tutto sommato senza sonoro non si perde una stilla di senso della storia. Regia pessima, ma naturalmente il pesce puzza dalla testa, quindi nessuna sorpresa neppure qua.

 

Film a cui avrei piazzato un bel 1,5 non fosse che ho visto pure The Gunman e dunque, proporzionalmente, debbo elevare il juicio.

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