Brando è un bambino di 11 anni, figlio di una famiglia che sta per disgregarsi. I genitori Flora e Michele, una coppia di professori universitari in conflitto da anni, lo usano coinvolgendolo nei litigi e nelle recriminazioni senza che egli abbia la forza di difendersi. Quando la situazione precipita a causa della relazione con Lilletta, una ragazza di cui era innamorato ai tempi della scuola, e del tentativo di suicidio di Flora, Brando si ritrova sballottato prima dai nonni e poi in una casa famiglia.
Non è un brutto film , gli attori sono bravi . Molto veritiero come film , i genitori e le assistenti sociali assolutamente fredde e contano solo i loro interessi. Ovviamente il bambino è incattivito da tutta questa situazione
Se l’avessero intitolato “il bambino incattivito” avrebbero reso meglio l’idea dell’argomento trattato dal film. Infatti il bambino non è affatto cattivo di suo, come il titolo potrebbe far presumere, ma si rifugia nella cattiveria come reazione difensiva all’egoismo, irresponsabilità ed insulsaggine degli adulti. Pupi Avati mette in campo un… leggi tutto
I genitori di Brando, 11 anni, litigano di continuo; il padre è egocentrico e molto presto si fa un'amante, mentre la madre reagisce cadendo in depressione e tentando il suicidio. Le rispettive famiglie sono a pezzi e nessuno vuole o può occuparsi del bambino, che finisce così in una casa famiglia.
Pupi Avati ritorna alla televisione: a quasi un quarto di secolo da… leggi tutto
Se l’avessero intitolato “il bambino incattivito” avrebbero reso meglio l’idea dell’argomento trattato dal film. Infatti il bambino non è affatto cattivo di suo, come il titolo potrebbe far presumere, ma si rifugia nella cattiveria come reazione difensiva all’egoismo, irresponsabilità ed insulsaggine degli adulti. Pupi Avati mette in campo un…
I genitori di Brando, 11 anni, litigano di continuo; il padre è egocentrico e molto presto si fa un'amante, mentre la madre reagisce cadendo in depressione e tentando il suicidio. Le rispettive famiglie sono a pezzi e nessuno vuole o può occuparsi del bambino, che finisce così in una casa famiglia.
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Ildebrando, detto Brando (Della Bianca), è un undicenne romano figlio di una madre alcolista (Finocchiaro) e di un padre assente ed egoista (Lo Cascio). Quando la coppia genitoriale si separa, devono intervenire i servizi sociali, che sistemano il ragazzino in una casa famiglia, dove Brando, bambino difficile per forza di cose, continua a combinarne di tutti i colori. Uno spiraglio di luce…
Imbarazzante assemblaggio di scarti di lavorazione (l'iniziazione al capanno, per esempio); ridicolo più volte sfiorato e abbondantemente sforato nella scena dell'ecografia, recitazione d'ufficio. Della serie: ma perché si fanno certi film? C'è un dottore che li prescrive?
Eccellente, e commovente soprattutto nel non voler essere un polpettone strappalacrime, ma un ritratto "dalla parte dei bambini". Il film e' sorretto da una tensione drammatica implacabile e da un approfondimento psicologico del comportamento del bambino assolutamente inusuale per comprensione e precisione: appare chiaro che il bambino vede, capisce, decide, utilizzando il metro di misura che ha…
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Commenti (1) vedi tutti
Non è un brutto film , gli attori sono bravi . Molto veritiero come film , i genitori e le assistenti sociali assolutamente fredde e contano solo i loro interessi. Ovviamente il bambino è incattivito da tutta questa situazione
commento di Utente rimosso (arwen88)