Regia di Raffaele Verzillo vedi scheda film
Documentario in memoria di Massimo Troisi (1953-1994).
A raccontare il Massimo Troisi uomo e artista, nell'anno del suo sessantesimo compleanno, sono chiamati amici come Lello Arena e Massimo Bonetti, colleghe (dal cineasta partenopeo dirette) come Maria Grazia Cucinotta e Francesca Neri, un critico cinematografico del calibro di Mario Sesti; dietro la macchina da presa c'è inoltre Raffaele Verzillo, nato a Caserta e già regista di svariate fiction Rai (Incantesimo, Un medico in famiglia) e di un paio di lungometraggi per il grande schermo (Animanera, del 2006, e 100 metri dal paradiso, sei anni più tardi). Il risultato è questo documentario di neppure un'ora di durata - effettivamente troppo poco, per ricordare un personaggio di tale spessore - che pesca fra i ricordi degli intervistati e propone immagini di Troisi nei suoi film, sul set e anche nella vita quotidiana, compresa un'intervista inedita risalente a un anno prima della sua scomparsa. L'aperto intento di omaggio non consente repliche o critiche, ma qui in ballo non c'è la statura artistica del soggetto del lavoro: trattasi solamente di un sentito e modesto tributo nei suoi confronti, in quanto tale, e nei limiti di tale definizione, assolutamente riuscito. I crediti di scrittura dell'opera coinvolgono Antonella Coluccia, Pier Francesco Corona e Raffaele Veneruso. 5,5/10.
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