Regia di Dan Fogelman vedi scheda film
La prima cosa che balza all’occhio di questo film è la presenza nel cast del mitico Al Pacino, ed è per questo che mi sono avvicinato a questa opera d’esordio di Dan Fogelman. Il film, così come dicono i titoli di coda, sembra ispirato ad una storia vera dove una vecchia rockstar scopre fortuitamente che Lennon in tempi ormai andati gli aveva inviato una lettera di riconoscimento ed allerta al successo sfrenato. La pellicola parte molto bene, è ben diretta ed il regista esordiente almeno nell’ambito tecnico da una buona prova, funziona e gira benone per tutto il tempo in cui Al Pacino esegue il numero della “vecchia rockstar piena di rimorsi” adagiata nel lusso ed infelice. Poi man mano che si va avanti i piccoli clichè che nelle prime battute erano anche gradevoli diventano enormi, e il film naviga a ritmo ma senza picchi. La seconda parte dove classicamente il protagonista dovrà trovare la pace interiore è guardabile ad occhi chiusi ed è incernierata in passaggi forzati usati in questa tipologia di film. Ciò non toglie una buona prova attoriale nel totale, una giusta gestione dei tempi che non annoia ed un buon uso, come gia detto, del carisma del vecchio Al Pacino. Il tutto poteva anche essere gestito meglio per ottenere un effetto più peculiare ma alla fine si riduce ad un inno classico alla famiglia .
Pro: Al Pacino
Contro: troppi cliché, plot
Voto: 6.5
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