Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
Nella Germania del 1936 sette uomini evadono da un campo di concentramento, dove vengono erette altrettante croci destinate al supplizio dei fuggiaschi dopo la loro cattura: verranno usate tutte, tranne una. Zinnemann contamina elementi noir (l’uomo braccato che riceve aiuto da una sconosciuta dopo essere stato scacciato dalla ex fidanzata; la voce narrante assegnata a un morto) con intenti propagandistici, sottolineando il ruolo svolto dalle persone comuni nella resistenza al nazismo: il risultato, pur con qualche incertezza, può dirsi riuscito. La tensione, altissima in certe scene (es. il suicidio di uno degli uomini, ormai circondato, davanti allo sguardo impotente di un suo compagno), si stempera in un finale da melodramma, con un addio senza nessuna speranza di rivedersi. Tracy avrebbe un’aria troppo pacioccona per la parte, ma riesce a ritrovare le tonalità interpretative già messe al servizio di Lang in Furia.
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