Sette oppositori al regime nazista fuggono da un campo di concentramento. Uno solo raggiunge la sua città e cerca aiuto presso un'antica fiamma, che però lo caccia. Sarà soccorso da alcuni cittadini che gli restituiscono la fiducia nell'uomo.
Note
Uno Spencer Tracy al culmine della fama è il protagonista del terzo film di Zinnemann, ispirato a un romanzo di Anna Seghers. Il film ha al suo attivo un'efficace suspense, buone interpretazioni e la grande fotografia di Karl Freund.
Girato per intero in studio; statico nelle scene d'interni , didascalico ,senza genuina vena poetica; sceneggiatura, da un romanzo di Anna Seghers, avariata dalla censura (l'intelligence produttrice del Maccartismo era, evidentemente, già in opera); trascurabile allato artistico come a quello di sagace documento di propaganda.
All’origine del film, c’è il romanzo omonimo della scrittrice comunista Anna Seghers, adattato per lo schermo da Helen Deutsch. Ancora uno strettissimo rapporto fra cinema e letteratura dunque!!! Questa è anche la terza regia di Fred Zinneman, se non erro (sicuramente la prima della sua lunga carriera nella quale si possono cominciare a scorgere davvero i segni… leggi tutto
Di incroci, croci e crocifissioni cinematografici/he ce ne sono tantissimi/e. Una play per fare un sunto di tale simbolo che oltre alla religione è stato usato per tanti altri significati e usi, naturalmente…
'La settima croce' di Fred Zinnemann risente del clima propagandistico che anche negli Studios si respirava all'epoca: difatti, l'uso della voce fuoricampo, se da un lato, anticipa di sei anni 'Viale del tramonto' per il fatto di essere anch'essa quella di un morto - uno dei fuggiaschi dal campo di concentramento, catturato, ucciso e attaccato come monito in una delle sette croci del campo -…
Molto romanzato e forse troppo romanzato ma accidenti l'ambientazione e il tema proposto non ammettono repliche,e' un film imperdibile e unito a una delle piu' belle interpretazioni di Spencer Tracy e a un clima di suspence dal primo all'ultimo minuto impongono di non dimenticare mai un film come questo.Stop.
Nella Germania del 1936 sette uomini evadono da un campo di concentramento, dove vengono erette altrettante croci destinate al supplizio dei fuggiaschi dopo la loro cattura: verranno usate tutte, tranne una. Zinnemann contamina elementi noir (l’uomo braccato che riceve aiuto da una sconosciuta dopo essere stato scacciato dalla ex fidanzata; la voce narrante assegnata a un morto) con…
All’origine del film, c’è il romanzo omonimo della scrittrice comunista Anna Seghers, adattato per lo schermo da Helen Deutsch. Ancora uno strettissimo rapporto fra cinema e letteratura dunque!!! Questa è anche la terza regia di Fred Zinneman, se non erro (sicuramente la prima della sua lunga carriera nella quale si possono cominciare a scorgere davvero i segni…
Per ricordare i film tratti dagli avvincenti libri di Anna Seghers, scrittrice tedesca di origine ebraica (19 novembre 1900- 1° giugno 1983). "Wir fühlten all, wie tief und fürchtbar die äuβeren…
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Commenti (1) vedi tutti
Girato per intero in studio; statico nelle scene d'interni , didascalico ,senza genuina vena poetica; sceneggiatura, da un romanzo di Anna Seghers, avariata dalla censura (l'intelligence produttrice del Maccartismo era, evidentemente, già in opera); trascurabile allato artistico come a quello di sagace documento di propaganda.
commento di felini