Regia di Zaza Urushadze vedi scheda film
Mentre Cecenia e Georgia sono in guerra per la rivendicazione del territorio dell'Abcasia, il mite coltivatore di mandarini Ivo (Ulfsak), di origini estoni come il suo amico e vicino di campo Margus (Nüganen), si trova a soccorrere due soldati che combattono su sponde opposte. Questi ultimi si trovano a convivere forzatamente sotto lo stesso tetto a suon di minacce reciproche. Solo la salomonica presenza del padrone di casa e la sua bontà d'animo riusciranno nell'impresa di una coabitazione che costringerà i due ospiti a fronteggiare insieme altri pericoli esterni.
Piccolissimo film antimilitarista che ricorda Il prigioniero del Caucaso e Prima della pioggia, girato come un kammerspiel a bassissimo costo e basato su dialoghi spesso artefatti e didascalici: elementi di una prosa cinematografica stentata che - insieme al pessimo doppiaggio italiano - cozza con il nobilissimo e convincente messaggio contro la guerra.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta