Regia di Sergio Pastore vedi scheda film
ITALIAN HORROR TRASH MADE IN '70
La morte, apparentemente naturale a seguito di uno spavento improvviso, di una modella del prestigioso atelier Valley, condotto dai coniugi Francois (Sylva Koscina) e Victor (Giacomo Rossi Stuart) spinge il cieco amante ad investigare (Anthony Steffen), con l'aiuto del suo maggiordomo.
Le morti di altre modelle del medesimo studio si sussegue, e il musicista scopre che ad uccidere le altre modelle è stato il graffio di un gatto, reso letale dal curato di cui sono state inzuppati gli aculei del felino.
Un altro particolare che accomuna le vittime, è uno scialle di seta gialla che viene ritrovato assieme al corpo senza vita delle modelle.
La polizia, nella persona del commissario Jansen (Renato del Carmine) brancola nel buio, mentre nel buio più completo quell'improvvisato detective riuscirà a sbrogliare l'intricato bando della matassa, mettendosi anche sulle tracce su una ex circense ora tossicodipendente ed impiegata in un negozio di animali, presso cui l'assassino si è procurato il felino. Risentimento per infedeltà coniugali perpetrate nel tempo, invidia per la perfezione di quei corpi statuari delle indossatrici, risultano come scintille rivelatrici del mistero che si cela attorno a quelle atroci uccisioni, in grado di trasformare in un mostro assassino una persona apparentemente inerme e pacata, alle prese con una mancata accettazione della propria condizione fisica alterata da un grave incidente del passato.
Thriller che già dal titolo si insinua nel filone argentiano fortunatissimo in quel periodo, "Sette scialli di seta gialla" si risolve in un efficace, a volta piuttosto teso prodotto, che ha il pregio di essere diretto con una certa professionalità da Sergio Pastore, versatile autore di una dozzina di film non proprio memorabili, ma tutt'altro che sciagurati.
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