Regia di Sergio Pastore vedi scheda film
Thriller made in Italy girato a Copenaghen da Sergio Pastore, sicuramente non uno specialista del genere (aspetto che si nota decisamente nella regia). La pellicola scopiazza palesemente due film di Dario Argento (“L’Uccello dalle Piume di Cristallo” e “Il Gatto a Nove Code”) anche se si aggiunge qualcosa di nuovo, per la verità poco (interessante, seppur abbastanza elaborato, il modus operandi attraverso il quale il killer uccide le sue prime vittime: spalma del curaro sulle unghie di un gatto e utilizza uno stratagemma per far si che questo graffi la vittima in modo da far sembrare la morte come naturale). Per fortuna non manca qualche scena in cui si spinge sul gore (soprattutto nell’ultimo omicidio dove il killer affetta con un rasoio la vittima accanendosi, non casualmente e scoprirete poi il perché, sui seni della stessa). Presenti diversi e quanto mai inutili (visto il genere) nudi femminili.
Le interpretazioni degli attori sono senza infamia e senza lode.
Consiglio la visione di “7 scialli di seta gialla” a tutti i fissati (come il sottoscritto) del thriller made in Italy, gli altri guardino prima i sopracitati film di Dario Argento. Voto: 6.5
Colonna sonora anonima incapace di restare nell’orecchio e di incutere ansia (ved. le opere dei Goblin, di Frizzi o Ortolani ect ect). Voto: 5
La sua regia è monocorde (probabilmente il thriller non è proprio il suo genere), sicuramente avrebbero fatto meglio registi come Sergio Martino o Umberto Lenzi per non parlare dei vari “mostri sacri”. Nonostante che la regia non sia eccelsa e che il film a tratti ne risenta (specie negli assassinii) il livello della pellicola si mantiene su livelli tutto sommato + che sufficienti grazie ad una trama, seppur scopiazzata, coinvolgente. Voto: 6-
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