Trama
Da quando ha visto uccidere da bambino il padre commissario, Marco Lanzi è cresciuto con un carattere impulsivo e poco razionale, diventando comunque vice questore aggiunto in un commissariato della periferia romana. Facendo del suo lavoro una ragione di vita, lavora al fianco di Gargiulo, ex collega del padre e amico di sempre. Identificato come il mandante dell'omicidio Lanzi, "er Toretto" ha scontato trent'anni di carcere e il suo rilascio scatena in Marco sentimenti di rabbia repressa. Dopo essere venuto a contatto con il "Columbia", che ricopre una posizione importante nel panorama criminale, Toretto ritorna su piazza, mettendosi sulle tracce della sua vecchia squadra. Marco però è sempre alle sue costole e, anche dopo essere stato sospeso dal servizio per cattiva condotta, non se lo lascerà facilmente sfuggire.
Note
Un teatrino di marionette che scimmiottano riferimenti alt(r)i, con strizzatine d’occhio allo sbirro di "L’ispettore Coliandro", ai tatuaggi di "Educazione siberiana" e persino al vecchio amico in sedia a rotelle di Carlito Brigante. Roba da accapponare la pelle. La confezione, televisiva fino al midollo, propone musiche onnipresenti a scandire una narrazione che si muove a stento tra stereotipi e abusate convenzioni e un campionario romanesco che spazia da «li mortacci» a «me’ cojoni» rinunciando volentieri a inseguimenti duraturi e a sparatorie pirotecniche che necessiterebbero un certo mestiere nella messa in scena e nel comparto cascatori. I camei di Fragasso e di una Cavallari servono solo a farci rimpiangere "Squadra antimafia - Palermo oggi" manco fosse "Milano calibro 9".
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
Un bruttissimo pastrocchio para-televisivo che rubacchia a destra e a manca idee e situazioni frullandole poi maldestramente tutte insieme cercando di salvarsi in corner utilizzando un’invadente colonna sonora che peggiora invece ulteriormente la situazione. Meglio lasciar perdere e andare oltre perché qui, non c’è proprio niente da salvare.
commento di (spopola) 1726792