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Mortdecai

Regia di David Koepp vedi scheda film

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La recensione su Mortdecai

di (spopola) 1726792
4 stelle

Character poster Johnny Depp

Mortdecai (2015): Character poster Johnny Depp

Spenderò pochissime parole per parlare di Mortdecai, film davvero indifendibile e dal quale consiglio vivamente di rimanere lontano.

Io purtroppo non ci sono riuscito: mi sono lasciato tentare (e me ne dolgo) non tanto dagli altisonanti nomi che ne compongono il cast, quanto da quello del regista che ha alle sue spalle un passato abbastanza interessante come sceneggiatore (anche se un po’ discontinuo, per la verità), soprattutto nel segmento dei cosiddetti “blockbuster”(Cattive compagnie, La morte ti fa bella, Jurassic Park, Carlito’s Way,Mission: impossibile, Omicidio in diretta, Panic Room, Spider-Man, sono alcuni dei suoi fiori all’occhiello in tale veste)  e che nella più rarefatta veste di “direttore” aveva dato almeno una piccola prova di interesse con la sua seconda opera (parlo dell’inquietante Echi mortali del 1999), per poi disperdersi sempre di più nelle banalità delle sue successive performance (fra le quali includo l’appena sufficiente Secret Window che lo aveva già fatto incontrare con Johnny Depp).

Non mi aspettavo ovviamente niente di eccezionale, ma almeno qualcosa di “divertente”,  sufficiente per rendere piacevole una giornata “no”.

Mal me ne incolse invece perché qui non si salva niente e non è nemmeno godibile sotto il profilo dell’intrattenimento rilassante e spensierato, pur trattandosi di un’opera che almeno sulla carta avrebbe dovuto avere il compito di far per lo meno sorridere lo spettatore in sala.

Eppure ci è stato messo dentro tutto e di più. Nulla infatti ci è stato risparmiato, dai servizi segreti alla mafia internazionale, dal terrorismo alla detective story, che in teoria avrebbe dovuto rappresentare  un materiale esplosivo sufficiente  per rendere per lo meno “rutilante” il risultato avventuroso/ironico  di una commedia “giallo/rosa” un po’ all’inglese (nello stile di Arsenico e vecchi merletti,tanto per rendere l’idea delle ambizioni).

E invece qui va tutto in vacca (parlo del film e del suo protagonista) come era già accaduto nell’inguardabile The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck. Anche qui infatti è proprio la formula narrativa a non funzionare (e di conseguenza è solo noia, ma di quelle davvero “mortali”).

 

Johnny Depp

Mortdecai (2015): Johnny Depp

I dialoghi sono da “denuncia”, lo stile è piatto e mal cadenzato, e c’è pure un Johnny Depp  diventato definitivamente la caricatura di se stesso (che sia lui la vera palla al piede dell’intera operazione?), triste tramonto di un “divo” che in passato è stato spesso anche un buon attore, qui alle prese con un altro bizzarro personaggio un po’ dandy  e un po’ svampito che risolve con le solite svogliate, insopportabili e scontate mossette ormai consunte ed artefatte, alle quali da troppo tempo ci ha abituato, fino a rendercele odiose e poco tollerabili. Deep  si compiace  di se stesso(ma solo lui sembra divertirsi) e ci offre una monotona, istrionica performance eccessivamente sovraesposta (sopra le righe) che riesce a strappare invero pochissimi striminziti sorrisi dentro a una sceneggiatura altrettanto imbarazzante (battute dimenticabili, situazioni risibili,  ritmo  frequentemente “sonnacchioso”).

Il ruolo a lui affidato è quello di Charlie Mortdecai, intenditore d’arte brillante nell’intuito, ma dai gusti spiccatamente kitsch , che opera nel giro del traffico delle opere d’arte rubate, grazie a una fitta rete di contatti.

Vive in una singolare, decadente magione che ha visto tempi migliori, insieme ad una moglie che spesso gli fa perdere la testa e a una specie di maggiordomo tuttofare che lo accompagna in ogni sua missione nel ruolo di imbattibile guardia del corpo.

 

Johnny Depp

Mortdecai (2015): Johnny Depp

La storia (nella sua sintesi un po’ banalotta), si concentra intorno a due eventi: da una parte il cambiamento di look del nostro protagonista che, in onore alla tradizione di famiglia, decide di farsi crescere un insolito, buffissimo paio di baffi (di quelli che si definiscono “a manubrio”) accolti però con orrore dalla moglie; dall’altra, la ricerca di un prezioso quadro di Goya che potrebbe salvare Mortdecai dalla montagna di debiti che ha accumulato.

Tutto qui.

Se di Depp, questa volta si è costretti a dire tutto il male possibile, non va poi molto meglio con gli altri blasonati nomi che gli fanno da contorno. Se è forse Paul Bettany (il maggiordomo tuttofare) quello che se la cava leggermente meglio (si fa per dire), stringe invece il cuore vedere Gwyneth Paltrow ( la moglie)  e Ewan McGregor  (l’agente dei servizi segreti da sempre innamorato della signora Mortdecai) trascinati in questo m….. beh evitiamo di diventare beceri e scurrili e utilizziamo un termine più confacente a un signore della mia età. Dico allora “bufera” (puo and bene?) non ha la stessa forza, ma credo che possa rendere ugualmente l’idea.

Insomma, come ha scritto Silvia Angrisani, meglio lasciar passare e aspettare di ritrovare gli attori (almeno loro) alla prossima (speriamo più propizia) occasione.

locandina

Mortdecai (2015): locandina

 

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