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Fuck You, Prof!

Regia di Bora Dagtekin vedi scheda film

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La recensione su Fuck You, Prof!

di Antisistema
7 stelle

In mezzo al gran marasma di commedie spazzatura, se quella di produzione italiana purtroppo è morta da decenni, quella d'importazione americana non è che se la passi meglio, quindi gli altri paesi dell'Europa vengono in soccorso nostrano, con opere che magari nei modelli di partenza guardano oltreoceano, però fortunatamente per stile e mentalità se ne distaccano ampiamente. 
Fuck You, Prof! di Bora Dagtekin (2013), - regista tedesco di origine turche -, ne è un fulgido esempio; scevro da inutili pretese autoriali tipiche di tanti registuncoli da strapazzo nostrani, ha come solo scopo quello di far ridere lo spettatore, riuscendoci maledettamente bene, tramite una scrittura dalle battute sagaci, pronunciate da personaggi privi di ogni intento moralista, perdenti, imperfetti, ma per questo umani nella loro caratterizzazione se si và oltre la superficie schizzoide in cui sono immersi. 
Il cineasta trova in Elyas M'Barek l'interprete perfetto, per il ruolo di Zeki Muller, ex galeotto, che mira a recuperare dei soldi nascosti sotto una scuola liceale, decidendo di spacciarsi per supplente, circuendo varie colleghe tra cui la preside dell'istituto Gerster (Katja Riemann), nonchè la sua collega professoressa Elisabeth Schnabelstedt (Karoline Herfurth), con il solo scopo di facilitare il compito di recupero del bottino. Di notte scava sottoterra, mentre di giorno è costretto a svolgere la mansione di insegnante, nonchè responsabile della temibile 10B, una classe di ultra-ripetenti in cui nessuno tra i professori crede nel loro possibile progresso come studenti, men che meno Muller, una vera e propria bestia nel modo di porsi con il prossimo, incurante di ciò che pensano gli altri di lui, per via della mancanza di titoli quanto totale disinteresse nell'essere accettato dagli altri, in sostanza, fedele a sè stesso a differenza degli altri professori ipocriti, che hanno rinunciato alla loro missione, pensando solo al proprio edonismo personale; cominciando dal personaggio di Elisabeth, stucchevole quanto frigida nel voler apparire perfettina a tutti i costi, quando ipocritamente pensa solo alla valutaizone di sè stessa, passando per il menefreghismo scoglionato della collega Meyer (Alwara Hofels) e la preside Gerster interessata solo ai sussidi per l'istituto. 

 

Elyas M'Barek

Fuck You, Prof! (2013): Elyas M'Barek


Insegnante, ladro, educatore poco ortodosso, allenatore sportivo, direttore di teatro e stronzo, queste sono alcune delle personalità che Muller è chiamato ad impersonare lungo il lungometraggio, conservando sempre una gradita scorrettezza, tra risse fisiche e battute verbali politicamente scorrette, anche i momenti in cui dovrebbe apparire come un belloccio figo come quando si presenta in piscina per la lezione a torso nudo rivelandone il fisico scultoreo, Elyas M'Barek lo riporta sempre su un piano di trasandatezza europea e mai su quello materiale-edonista americano, tramite l'inclinazione della spalla con una certa angolazione o quella sigaretta esibita, che rendono il personaggio intriso di un gradito anti-moralismo. 
Fiero di essere un professore stronzo, Muller tra sgangheratezze, stranezze e modi di fare poco ortodossi, riuscirà a conquistare l'affetto degli studenti esagitati della propria classe, partendo dalla sboccata quanto scalmanata Chantal (Jella Haase) ed il fisicato manesco Daniele (Max von der Groeben), con ricche invenzioni comiche tra cui i continui film che Muller propone in classe per trascorrere il tempo, il pranzo allo strip-club, l'insegnante pluri-suicida, la modernizzazione di Romeo e Giuletta in chiave post-moderna sostituendo arsenico con l'eroina da sniffare e la gita scolastica sugli effetti dello spaccio di droga accompagnata dalla voce narrante di Chantal.
Il duo Elyas-Karoline funziona molto bene, mettendo situazioni personali o comunque di coloro che gravitano attori a costoro, con vari punti di contatto con la realtà quotidiana di chi svolge tale mestiere, l'elemento anarchico e per questo improbabile rappresentato da Muller è la scintilla che fa esplodere in fragorose risate irriverenti lo spettatore, divertito da questa "onesta" commedia per ragazzi, che strapazza tutti gli epigoni d'oltreoceano mediocri tra cui la sopravvalutatissima saga di American Pie o prodotti infimi come ASSO, - per voler tacere della roba di Moccia fatta da noi -, ottenendo grande successo in patria con oltre 50 milioni ai botteghini, mentre da noi è stata così poco celebrata, con stroncature della critica nostrana, che evidentemente è persa dietro alla commedia pseudo autoriale, incapace di parlare alle nuove generazioni in modo intelligente e quindi del presente, mettendo l'ego del regista innanzi ai personaggi, errore che Bora Dagtekin mai commette per fortuna. 

 

Jella Haase, Max von der Groeben

Fuck You, Prof! (2013): Jella Haase, Max von der Groeben

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