Nel 1980 gli Usa e l'Urss firmano la fine della guerra fredda. Ne deriva una crisi dell'industria degli armamenti, con conseguente disoccupazione e malessere sociale. Negli Stati Uniti, il generale Scott prepara un colpo di stato. Il colonnello Casey, da parte sua, avverte del grave pericolo il Presidente. Prende il via un'inchiesta rapida e rischiosa sulla congiura in atto. In capo a sette giorni le trame segrete vengono svelate e il generale obbligato a dimettersi. Appassionante film di fanta-politica, che interpretava le tensioni e le paure caratterizzanti i primi anni Sessanta, in piena paura atomica. Il film uscì poco tempo dopo la morte di Kennedy, e questa circostanza ne aumentò ulteriormente la credibilità.
In un futuro imprecisato, il presidente degli Stati Uniti Jordan Lyman (Fredric March) ha ratificato con l’Unione Sovietica un patto per la riduzione delle armi nucleari. L’opinione pubblica è divisa tra le rappresentative pacifiste, soddisfatte dall’accordo, e i sostenitori dell’estrema destra, impauriti da possibili violazioni del patto da parte dell’URSS.… leggi tutto
Opponendosi ad un trattato bilaterale USA-URSS su di un concordato e definitivo disarmo nucleare firmato dal presidente Jordan Lyman, l'autoritario e bellicoso generale Scott ordisce un complotto che, coalizzando l'intero stato maggiore del Pentagono, vorrebbe delegittimare la Casa Bianca e prendere il potere. Grazie alla fedeltà democratica del colonnello Casey e dei più stretti… leggi tutto
Il presidente degli Stati Uniti, stipulando con l’Unione Sovietica un trattato per la distruzione delle armi nucleari, ha spaccato in due l’opinione pubblica del proprio paese e ha provocato la reazione degli alti comandi militari, che cospirano per rovesciarlo. Robusto cinema civile dei primi anni ’60, tra guerra fredda e distensione, intrighi di palazzo e terrore atomico,…
Sono d'accordo con Mereghetti: 7 Giorni a Maggio è un film troppo verboso che vive della classe degli interpreti ma la tira un po' per le lunghe. Ci si aspetta azione invece il ritmo è sempre contenuto e se la tensione non manca, rimane però intrappolata in un gioco chiuso. Infatti tutta la pellicola è girata in interni relegando alle poche locations esterne un ruolo…
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Commenti (2) vedi tutti
Precursore del vero trattato del 1968 sul disarmo nucleare. Buon film, ben diretto e interpretato. Scarsi mezzi, ma valido. 7+
commento di BradyParanoie da Guerra Fredda al top. Però verboso e un po' datato. 6/7 CHIUSO
leggi la recensione completa di luca826