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The Judge

Regia di David Dobkin vedi scheda film

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La recensione su The Judge

di YellowBastard
7 stelle

Il film di David Dobkin si presenta come un comunissimo "courtroom drama" (termine in cui si intende una storia che si svolge prevalentemente in un'aula di tribunale), mentre racconta in realtà qualcosa di più personale, un dramma familiare relativo ad una famiglia della profonda provincia americana ingabbiata in una ragnatela di rancori, errori e silenzi che non permette a nessuno di loro di vivere con serenità il presente, e segnando in negativo anche il loro futuro.

 

The Judge: cast, trama e curiosità del film con Robert Downey Jr. e Robert  Duvall – Tvzap


E' un film di grande impatto emotivo, molto vecchio stampo, malgrado troppo spesso la sceneggiatura tenda a diventare forse troppo melodrammatica, e pur trattando argomenti abbastanza scontati e/o risaputi (i conflitti familiari, i difficili rapporti tra padre e figlio, la perdita della persona cara o la malattia, i peccati del passato che inevitabilmente segnano il nostro presente, le vicende giudiziarie ecc.) riesce comunque a tenere un buon ritmo soprattutto grazie alle ottime interpretazioni.

The Judge infatti è, innanzitutto, una grande prova di attori, a cominciare dai due protagonisti, Robert Downey Jr. e Robert Duvall, assai convincenti nei ruoli di Hank e e del padre giudice ma supportati ottimamente anche dagli altri comprimari come Vincent D'Onofrio nei panni del fratello maggiore o della sensuale Vera Farmiga in quelli di un'ex fidanzata di Hank ai tempi della scuola (un personaggio legato ad una sottotrama, a dire il vero, non proprio essenziale e quindi abbastanza inutile).
Soprattutto Duvall fornisce una splendida interpretazione e i suoi duetti e confronti con l'altrettanto ottimo Downey Jr. sono il vero "pezzo forte" della pellicola.

L'unica vera pecca del film probabilmente è una sceneggiatura a volte eccessiva, spesso piuttosto ridondante, con troppe "sottotrame" piuttosto inutili e poco coinvolgenti e che rischiano, al contrario, di appesantirne troppo la narrazione.
Il che non toglie che la sceneggiatura abbia i suoi momenti: molte scene sono davvero riuscite, alcuni dialoghi particolarmente intensi, o spassosi, o il più delle volte entrambe le cose insieme.

Un film di stampo classico, splendidamente dialogato, che si lascia vendere e che, in qualche occasione, riesce anche a sorprendere per realismo e incisività.

 

VOTO: 7

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