Regia di David Dobkin vedi scheda film
Buon dramma giudiziario. Superba interpretazione di Robert Duvall e ottima performance di Robert Downey Ir.
Hank Palmer,alias Robert Downey Jr., è un prestigioso avvocato difensore, si vanta di riuscire a scagionare i peggiori delinquenti, soprattutto se colpevoli e danarosi. Venti anni prima ha lasciato la nativa Carlinville, cittadina dell'Indiana, troncando ogni contatto con la famiglia di origine, con l'unica eccezione della mamma. E’stato un giovane difficile, che a seguito di qualche leggerezza è finito perfino in riformatorio, ma si è riscattato, ha preso la laurea e intrapreso una brillante carriera, anche se la sua vita privata è in una fase delicata, è prossimo a divorziare dalla moglie fedifraga. Nel corso di una causa in tribunale, una telefonata gli comunica che la madre è improvvisamente deceduta, Hank deve fare controvoglia ritorno a Carlinville, l’accoglienza è tiepida, con il fratello maggiore non ha mai legato, l’altro è affetto da disturbi mentali: non riesce a separarsi da una telecamera che usa come la coperta di Linus, ma soprattutto ritrova il padre Joseph, giudice della contea, da ben quarantadue anni, uomo integerrimo e austero, stimato e temuto dalla sua comunità, che non ha mai approvato le scelte del figlio, coltiva vecchi rancori e ha uno strano rapporto di odio-amore con Hank. A esequie finite, dopo animate discussioni con il padre, Hank decide di rientrare a Chicago e mettere di nuovo una pietra sopra a tutto, ma poco prima della partenza il fratello Glen lo chiama per dirgli che "il giudice", come Joseph è chiamato anche in famiglia, è stato accusato di omicidio. Un pregiudicato da poco uscito da galera, dopo aver scontato vent’anni, per una condanna che proprio Joseph gli aveva inflitto, per il barbaro assassinio della sua ex fidanzatina, è stato investito da un pirata della strada e morto sul colpo, sull’auto del giudice c’è una vistosa ammaccatura e delle tracce di sangue riconducibili alla vittima, le prove sono contro di lui, in più c’è un pubblico ministero, che sembra sadicamente accanirsi contro il giudice. Anche contro il parere del padre, Hank vista anche la palese ’incapacità dell’avvocato difensore, nominato dal genitore, decide di prendere lui in mano il caso, cosi si dipana su un doppio binario il dramma famigliare e quello giudiziario, con un bel colpo di scena a un certo punto il giudice sembra quasi autoaccusarsi, raccontando dell’incontro che aveva avuto con la vittima all’interno del supermercato, dove costui gli aveva sussurrato che le tombe della moglie e della di lui ex-fidanzatina erano vicine e avrebbe potuto “pisciare” agevolmente su entrambe. Joseph racconta visibilmente provato, che contrariamente al solito, era stato indulgente quando all'epoca,quell’individuo aveva minacciato la sua fidanzatina con un’arma, per poi doversene pentire amaramente, il giovane dopo il verdetto bonario appena 30 giorni di reclusione, invece di rigare dritto era andato dalla sua ragazza e l’aveva affogata nello stagno. Joseph aveva commesso quell'errore, perché sottovalutando lo spessore criminale di quel soggetto,aveva rivisto in costui, la stessa smania di trasgressione di Hanck, quella voglia che lo aveva spinto a compiere azioni nefaste. Glen promessa del baseball, dopo un incidente causato proprio da una sua leggerezza, aveva dovuto smettere e accontentarsi di vendere pneumatici. Durante il dibattimento si viene a sapere che il padre è un gravissimo malato oncologico, che si è sottoposto a delle chemio e ha tenuto nascosto a tutti il suo stato di salute, per evitare di invalidare le sentenze, che aveva emesso durante il periodo di cura. In sostanza quello che realmente è accaduto resta oscuro, la pseudo-confessione di Joseph, intervallata da tantissimi “non mi ricordo “non convince del tutto, non si svela il verdetto della corte, che però a questo punto non ha più importanza, il cerchio si chiude e Hank può far pace con il padre e con se stesso. Robert Duvall, uomo dalla filmografia sconfinata, attore di immenso talento, a 84 anni suonati è stato perfetto nell’incarnare una figura rocciosa in aula quanto vulnerabile in famiglia, ed è il maggior valore aggiunto a una pellicola ricca di ottime interpretazioni, da quelle degli altri due fratelli Palmer alias Vincent D'Onofrio e Jeremy Strong, a personaggi relativamente secondari come Billy Bob Thornton e Vera Farmiga, ex fidanzatina di Hank ai tempi della scuola, che non lo ha mai dimenticato. Downey offre una magnifica prova attoriale, affrancandosi da caratterizzazioni eccessive. come quella di Tony Stark o Sherlock Holmes, funzionando benissimo anche nelle scene drammatiche, la sceneggiatura, è accurata e intrigante ma paga qualche lungaggine di troppo e qualche ridondanza superflua.
Divertenti due passaggi :la sequenza in cui l'avvocato di città zittisce il bullo di provincia impedendo una pericolosa rissa da bar, e la selezione della giuria popolare, basata su un presupposto singolare, che molte personalità, possano essere disvelate dalla scritta sull'adesivo attaccato al retro della loro auto.
The Judge, utilizza molti stereotipi e pesca nella solita famiglia americana disfunzionale, in cerca di un’occasione per ritrovarsi, tuttavia pur con tutti i suoi limiti, è un film gradevole e appassionante, capace di toccare corde emotive profonde e intrattenere piacevolmente, con repentini cambi di registro.
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