Regia di David Dobkin vedi scheda film
La classe non sarà acqua ma di certo è una delle cose più uniche che rare da trovare nella settima arte. Robert Duvall, dall'alto dei suoi 83 anni (portati benissimo) è la dimostrazione vivente di chi possiede il dono della recitazione. Mentre padroneggia nel suo ruolo da padre padrone e uomo irriducibile, mette spesso in ombra il talento di Downey Jr. capace comunque di affacciarsi più volte rialzando la testa orgogliosa davanti al vecchio (inteso in senso buono) collega. Pur essendo una pellicola che oscilla tra il surreale (portare in tribunale la propria infanzia e farci qualche minuto di nostalgia davanto ad un giudice e una giuria che deve accusare o meno un uomo d'omicidio, non rientra nella normalità di un qualsivoglia processo) e lo smielato finale (ma, a dire il vero, credevo peggio), riesce a tenere l'asticella dell'attenzione sempre piuttosto alta. Un film buono che non eccelle, ben presentato dai trailers che l'hanno preceduto e nemmeno questa è ormai più una cosa scontata, forse (?) non lo è mai stata.
P.S. MENZIONE SPECIALE (COME PROMESSO) Dedico questa recensione alla mia amica Martina, che legge sempre le mie recensioni e che fa parte del gruppo di cinefili che frequento. A lei che apprezza non solo le doti recitative ma anche (e direi soprattutto) le doti fisiche di Robert Downey Jr. "il miglior quasi cinquant'enne che c'è in circolazione", vorrei ricordarle di un certo Johnny Depp che di anni ne ha ben 51.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta