Regia di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett vedi scheda film
Nasce tutto con V/H/S, horror seminale del 2012 al quale parteciparono alcuni nomi di grido della new wave del genere, come Ti West e gli autori di La stirpe del male, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett. Il tentativo, allora, non era tanto di rinnovare i codici del genere quanto la sua modalità di ripresa, attraverso la tecnica del cosiddetto “found footage”. Filmini domestici, familiari o di fortuna spacciati per reali che narrano a posteriori una storia terribile. Non una novità assoluta, direbbe Ruggero Deodato, ma tant’è. La stirpe del male, preceduto da un video virale che su YouTube ha fatto 30 milioni di contatti (ed è piuttosto intrigante) racconta di una coppia di sposi dal momento della cerimonia/ricevimento al viaggio di nozze. Durante una notte della quale nessuno dei due sposini si ricorda nulla, lei resta incinta. Andando avanti si scopre che la gravidanza è tutt’altro che normale, qualcosa di malsano, malefico e demoniaco si “nasconde” nel ventre e la mamma va incontro al supplizio. Poco spazio alla sorpresa: basta avere visto il video promozionale (stile Baby Killer di Larry Cohen a spasso per New York), o avere solo letto l’epigrafe iniziale dall’Apocalisse di Giovanni, per capire il campo da gioco. È il limite del film, che non può essere considerato «il Rosemary’s Baby delle nuove generazioni». Alta la qualità delle riprese: anche i “filmini” hanno ormai una definizione… hollywoodiana.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta