Regia di Morgan Bertacca vedi scheda film
Gli sketch sono tutti a loro modo efficaci, soprattutto perché surreali ma ispirati nel contempo a situazioni reali.
Aldo, Giovanni e Giacomo trasportano al cinema il loro divertente spettacolo teatrale Ammutta muddica, campione italiano d'incassi. Sei anni prima, il popolare trio aveva già operato con successo una simile riduzione in Anplagghed al cinema, dal quale il nuovo show riprende la formula perdendone però per strada una parte sostanziale di satirica irriverenza. Ciò malgrado, gli sketch sono tutti a loro modo efficaci, soprattutto perché surreali ma ispirati nel contempo a situazioni reali. L'affiatamento presente fra i tre fa sì che il brio non manchi mai e le battute scritte dal trio con l'aiuto di Valerio Bariletti e Walter Fontana si susseguono a velocità fulminea. Però il divertimento è complessivamente minore di quello del modello, benché le riprese di Morgan Bertacca (che cura la regia televisiva; quella teatrale al solito è di Arturo Brachetti) risultino migliori e più coinvolte. L'operazione appare quindi riuscita e vivace, sebbene abbia fini commerciale. La scenetta più bella e inventiva è quella dei maratoneti, seguita da quella coi vecchietti, dipinti con affetto e gentile ironia. Ma spunta un briciolo di (non volontario, si spera) razzismo nel tratteggiare il personaggio dell'assistente cinese (la moglie di Aldo Silvana Fallisi) del rozzo tatuatore Giovanni.
Intermezzi musicali di Valerio Carboni che puntano sul rock leggero.
♥ Film DISCRETO (6) — Bollino VERDE
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