Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Miriam vive un'esistenza tranquilla a Francoforte. L'incontro con un anziano sopravvissuto miracolosamente a un incidente stradale trasforma la sua vita in un incubo: misteriosi incidenti, messaggi satanici e cumuli di insetti malvagi prendono piede nella sua vita.
Michele Soavi, in passato assistente alla regia di Dario Argento, scrive insieme a quest'ultimo e a Gianni Romoli la sceneggiatura di questo suo terzo lungometraggio a soggetto. Curiosamente, proprio in quell'anno Romoli incontrava il suo maggior successo scrivendo Fantaghirò per Lamberto Bava. La setta è un horror indubbiamente argentiano, con qualche effettaccio sanguinolento e una tensione covata a lungo nella trama, che esplode dalla metà del film in avanti; anche la storia a base di misteri satanici e insetti richiama alla mente nell'immediato Phenomena (Dario Argento, 1985), per il quale ovviamente Soavi era assistente alla regia. Il cast non è eccezionale, ma comunque assolutamente passabile, con Kelly Curtis, Tomas Arana, Donald O'Brien, Mariangela Giordano, Giovanni Lombardo Radice, Carla Cassola, Michel Adatte; musiche ben assestate da Pino Donaggio; Argento produce con i Cecchi Gori. Al di là di qualche scena madre, in fin dei conti, di memorabile qui c'è poco; anche certi vezzi estemporanei (il coniglietto senza nome, le ripetute citazioni dei Rolling Stones in qualità di band satanica - !) lasciano il tempo che trovano. 3,5/10.
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