Regia di Jean-Marc Vallée vedi scheda film
Dopo Dallas Buyers Club il regista Jean Marc Vallée firma questo Wild, poggiato interamente sulle spalle di Reese Witherspoon, come il mostruoso zaino che l'attrice protagonista porta in giro per gran parte del film. Storia di Cheryl, passato turbolento alle spalle, varie dipendenze, matrimonio fallito, famiglia d'origine problematica, padre violento. La ragazza decide di ritrovare se stessa gettandosi a capofitto nel PCT, il Pacific Crest Trail, sentiero escursionistico tra i più famosi, lunghi e impegnativi d'America, partenza ai confini del Messico, arrivo ai confini del Canada, snodato lungo le Montagne degli Stati Uniti Occidentali. 4000 kilometri di fatica a piedi nel corso dei quali rischierà la vita, l'incolumità, metterà in gioco il proprio io in un'avventura estrema e formativa. Pellicola interessante sotto il profilo tecnico, in primis per l'abbondante post-produzione: un montaggio che caratterizza fortemente lo stile visivo e narrativo. Il taglio del continuo avanti e indietro nel tempo e nello spazio mescola le carte di una materia piuttosto nota e derivativa, (fin dal titolo, che richiama subito alla mente il film di Sean Penn) rendendo discretamente avvincenti i fatti portati sullo schermo. Paesaggi e passaggi di indubbio fascino. Godibile.
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