Regia di Jean-Marc Vallée vedi scheda film
Cheryl Strayed (Reese Witherspoon), una giovane donna, con un'infanzia difficile, un matrimonio fallito alle spalle, la perdita dell'amata madre (Laura Dern, la cui magrezza ben si adatta alla parte) a causa del cancro e una vita di eccessi e abusi di sostanze stupefacenti, si 'lancia' anima e corpo nell'impresa di percorrere (una parte del) PCT, la Pacific Crest Trail, sentiero molto accidentato tra boschi e foreste dalla california fin quasi al Canada.
Nell'annata dei film presi da storie vere, si inserisce 'Wild' di Jean-Marc Vallée, autore canadese abituato alle biografie - visto il precedente 'Dallas Buyers Club di solo un anno prima - il quale decide di mettere da parte qualsiasi estrosità autoriale per 'assecondare' il tour de force fisico-interpretativo di Reese Witherspoon, che si carica sulle sue esili spalle tutto il film, di pari passo con l'enorme zaino, definito dagli altri trekkers 'The Monster', inframmezzando il racconto ricorrendo - e in alcuni tratti abusando - al flashback, dove si racconta la turbolenta vita di Cheryl, tra amori, tragedie familiari, studi accademici e infanzia segnata da violenze inferte dal padre.
'Wild' è il classico film dove il viaggio è visto come un momento di formazione o di rigenerazione della propria anima attraverso il contatto con la natura selvaggia e incontaminata e con la solitudine, elementi tutti necessari per rafforzare carattere e tempra; il film si avvale dello script di Nick Hornby, che contiene molte citazioni da testi di celebri scrittori, che servono alla donna per farsi coraggio lungo l'estenuante sentiero, battuto anche da altri temerari runner e da una azzeccata soundtrack, con l'uso ricorrente del brano 'El Condor Pasa', qui cantato da Simon & Garfunkel e dalla stessa Witherspoon.
La Witherspoon passa con disinvoltura da momenti del presente in cui è una donna debole fisicamente ma tenace dal punto di vista temperamentale ad altri in cui è credibile come ragazzina o studentessa al College, con la giovane madre - il cui precoce declino fisico provocato dalla malattia è ben reso da Laura Dern - come compagna di corsi ed ottiene così la sua seconda nomination agli Oscar, ma il film nel complesso, pur essendo gradevole, aggiunge ben poco in un 'sentiero' già battuto tante altre volte da altri autori.
Voto: 7 (v.o.s.).
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