Trama
Con la fine del suo matrimonio e la morte della madre, Cheryl Strayed (Reese Witherspoon) ha perso ogni speranza. Dopo anni di sconsiderato comportamento autodistruttivo, finisce con il prendere una decisione avventata. Senza nessuna esperienza alle spalle e mossa da grande determinazione, Cheryl si imbarca in un'impresa più grande di lei: percorrerà da sola le oltre mille miglia di montagne del Pacific Crest Trail.
Approfondimento
WILD: LA TRAVERSATA DI CHERYL STRAYED
Diretto da Jean-Marc Vallée e sceneggiatore dallo scrittore Nick Hornby, Wild porta sullo schermo la straordinaria avventura di Cheryl Strayed, raccontata nel best seller autobiografico Wild. Una storia selvaggia di avventura e rinascita, pubblicato nel 2012. Nel testo la Strayed racconta come, dopo anni di comportamenti disordinati e al limite e dopo la fine del suo matrimonio, decise di intraprendere una delle avventurose più rischiose della sua vita, percorrendo da sola le oltre mille miglia del Pacific Crest Trail. Senza alcuna esperienza alle spalle e ossessionata dal ricordo della madre Bobbi, la Strayed affrontò paure e piaceri della traversata a piedi, uscendone rafforzata e guarita dai dolori che la vita le aveva inferto.
Ripercorrendo l'escursione nel suo libro, la Strayed fornisce il ritratto di una donna moderna che, alle prese con i problemi del proprio percorso di formazione e le avversità imposte dal destino, accetta il richiamo della natura a modo suo, affrontando insidie climatiche, animali selvaggi e timori reconditi, per lasciarsi il tormentato passato alle spalle ed elaborare i dolori vissuti. In Wild, la sua esperienza viene rivissuta guardando alla mente della protagonista e al suo flusso continuo di ricordi, paure, idee, canzoni, poesie, rabbia e stupore, che le consentono di fare i conti con la vita stessa, l'amore, la perdita e la famiglia, e di trasformare il viaggio nella natura in viaggio alla scoperta di sé.
Con la direzione della fotografia di Yves Bélanger, le scenografie di John Paino e i costumi di Melissa Bruning, Wild ripercorre in maniera quasi fedele i 94 giorni tra la natura della Strayed e, sfidando le difficoltà imposte dal paesaggio, è stato girato lungo la tratta del vero Pacific Crest Trail in Oregon. Rispetto al libro da cui è tratto, Wild non svela subito il motivo per cui Cheryl intraprende la sua traversata, lasciando un alone di mistero sulle reali cause del suo tormento interiore.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di Wild nei panni di Cheryl Strayed è Reese Whitherspoon, il cui nome figura anche tra i produttori della pellicola. Costantemente affiancata sul set dalla vera Strayed, l'attrice è stata chiamata a una prova fisica impegnativa, per la quale non ha espressamente voluto controfigure. Durante la traversata del Pacific Crest Trail, Cheryl ha con sé soltano uno zaino sulle spalle e un paio di stivali ai suoi piedi, metafore del peso che porta sulle spalle e del desiderio di andare avanti e procedere spedita verso il futuro.
Sebbene Cheryl sia il nucleo di Wild e sia presente in quasi ogni frammento, il film è popolato da un gruppo eterogeneo di personaggi, che appartengono al passato che vuole lasciarsi alle spalle o che incontra durante la traversata. Tra le figure del passato,la più fondamentale e sconvolgente è di sicuro la madre Bobbi, la cui breve battaglia contro il cancro ha mandato in tilt l'esistenza della figlia. Interpretata da Laura Dern, Bobbi è uno spirito libero la cui vita è stata segnata sia dall'enorme quantità d'amore che è in grado di regalare agli altri sia da un trascorso di abusi. Altra figura chiave del passato di Cheryl è il marito Paul, impersonato da Thomas Sadoski. Nonostante il grande amore che provano ancora l'uno per l'altra, Cheryl e Paul sono arrivati a un inevitabile punto di rottura ponendo fine al loro matrimonio, non senza qualche rimpianto. Leif, il fratello minore di Cheryl, ha il volto di Keene McRae mentre Aimee, la migliore amica della Strayed e l'unica persona stabile su cui può far affidamento, è portata in scena da Gaby Hoffmann.
Lungo il Pacific Crest Trail, invece, fondamentale si rivela la conoscenza con Jonathan, uno spirito libero interpretato da Michiel Huisman. Un altro uomo che l'aiuta durante la traversata è poi Greg, un collega escursionista con molta più esperienza impersonato da Kevin Rankin, mentre la prima persona in cui si imbatte in California, quando è in preda alla disperazione e alla fame, è Frank, un uomo che lavora in un remoto campo e che si offre di portarla (pericolosamente) nel suo camion, portato in scena da W. Earl Brown. Uno degli incontri più surreali e comici è, infine, quello con Jimmy Carter, un giornalista che la 'intervista' considerandola una hobo e che ha il volto di Mo McRae.
Note
Wild si muove al ritmo di una camminata, inseguendo un flusso di coscienza che coincide con il panorama, che si annoda alla natura circostante, intrecciando le urla di rabbia di oggi con le lacrime frustrate di ieri. Vallée dirige con composta deferenza ma grande abilità di sfogliare le emozioni tramite il montaggio (sotto lo pseudonimo di John Mac McMurphy) e Nick Hornby trae dal memoriale della vera Cheryl uno script capace di salvarsi dallo spettro del “già visto” attaccandosi al personaggio e alla sua semplice, perfino banale, autenticità.
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Commenti (4) vedi tutti
Per apprezzare questo film va visto tutto senza pensare che non sta piacendo, la parte finale chiude e confeziona il tutto. Peccato che il regista non abbia spalmato meglio le emozioni della protagonista, ma c'è da chiedersi se non è stato fatto apposta. Forse il viaggio è solo il pretesto per raccontarci la catarsi finale.
commento di GabryLedLo stile non è il top, frammentato al massimo, e così il film non si sofferma, indugia su niente. In teoria questo potrebbe contribuire a mantenere il ritmo vivace, ma in pratica le 2 ore di durata sembrano diventare 4.
commento di moviemanFavola buonista di una giovane donna in crisi esistenziale che adotta soluzioni impegnative per correggere il suo stile di vita non proprio salutista.
leggi la recensione completa di KurtisonicUn road movie per conoscere se stessi ,tra solitudine e paesaggi naturali.
leggi la recensione completa di ezio