Regia di Dino Risi vedi scheda film
Un film che forse, rispetto alla mentalità borghese dell’epoca, voleva essere liberatorio, trattando il sesso in maniera ingenua e godereccia. Invece si esaurisce in una puerile banalizzazione, costruita intorno ad alcune trovate stupidotte, che non sono particolarmente divertenti. Solo gli episodi “Torna piccina mia” e “Un amore difficile” riescono, se non altro, a suscitare tenerezza, ma ciò è dovuto quasi esclusivamente alla struggente interpretazione di Giancarlo Giannini che, nel secondo, è mirabilmente fiancheggiato da Alberto Lionello. Per il resto, il film non funziona, né come commedia all’italiana, né come satira di costume, perché le situazioni che vi sono ritratte, e che Risi vorrebbe ridicolizzare, non hanno nessun effettivo riscontro nella realtà: i protagonisti maschili sono “tipi” che, al di là della loro classificazione spiccia come “cameriere, sposino, avvocato, ...”, o se, vogliamo, come “erotomane, impotente, gerontofilo, ...” non sono, nelle loro connotazioni specifiche, “tipici” di alcunché. E allora – viene da chiedersi – il senso di tutto ciò dove rimane? Provando a dare una risposta, si potrebbe pensare ad una rappresentazione del sesso come un impulso universale che ci domina, che ha sempre un lato oscuro sfuggente, e che spesso vive di contraddizioni. Ma se il messaggio è questo, il film fa davvero di tutto per non essere capito: distrae lo sguardo e la mente a suon di caricature surreali e di sketch da avanspettacolo che polverizzano ogni sostanza. Il suo aspetto da B-movie patinato potrebbe sembrare un tributo d’autore al nuovo corso del cinema brillante nostrano; però, nei fatti, i toni sono troppo contenuti, e dunque, rispetto al trash degli anni settanta, questo “Sessomatto” non può essere né una celebrazione, né una parodia.
Una serie di episodi a tema, dallo sviluppo quasi sempre prevedibile. Le iperboli sul sesso sono troppo plateali per risultare sarcastiche o provocatorie.
Un’interpretazione eccellente. Una grandiosa prova di humour e versatilità.
Elegante, vivace, finemente elaborata nei dettagli ed esteticamente curata a dispetto della povertà dei contenuti.
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