Regia di Vic Armstrong vedi scheda film
Una buona idea di partenza, rubata dalle novelle di Stephen King (si veda I Langolieri, romanzo breve contenuto in Quattro dopo Mezzanotte), lasciata morire da una sceneggiatura soporifera che non sa che pesci prendere. Cosa succederebbe se, d'improvviso, milioni di persone scomparissero nel nulla, lasciando i loro vestiti a terra, smaterializzate d'un colpo? Interessante, ma non per gli sceneggiatori che si fermano qui (dove già era arrivato King). Primi quaranta minuti soporiferi in cui non succede niente, poi si prosegue con incidenti di svariata natura, tentativi di contatti telefonici, atterraggi di fortuna (visti e rivisti) per arrivare a una stucchevole retorica finale che vede Dio scegliere le persone da annettere al paradiso o, almeno, questo è ciò che pensano i protagonisti. Noioso e copiatissimo.
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