Regia di Paco Cabezas vedi scheda film
Tokarev pur disponendo di un trama abbastanza efficace è un film mediocre, troppo incentrato su Nicolas Cage, che ormai sforna film fatti con lo stampino con più o meno lo stesso canovaccio ed interpretando personaggi simili, con due o tre espressioni del viso, più che altro smorfie di disgusto, rabbia e disprezzo. In questo caso il protagonista ha un profilo arido, indisponente, decerebrato nella sua violenza malcelata che cova per poter esplodere alla prima occasione. Occasione che si presenterà presto, senza indugiare, e che richiederà una vendetta da macho. Con tutti gli stereotipi pseudovaloriali del genere che tanto piacciono agli americani, dalla sacralità della famiglia (la sua ovviamente), al saltare subito a facili conclusioni (per dar sfoggio di decisionismo), senza minimamente vagliare le opzioni ed indagare seriamente, al volersi vendicare ad ogni costo mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti, senza elaborare un piano, senza attendere utili sviluppi, ecc., il solito buon patriota americano medio che è destinato a fare danni. Gli altri personaggi che entrano in gioco non sarebbero stati malaccio se soltanto il film lo avessero realizzato con più audacia e maestria e minor convenzionalità e banalizzazione, dando meno spazio da protagonista a Cage, che peraltro cazzeggia con violenza inaudita e parrebbe dotato di immunità diplomatica in una città dove sembra che la polizia sia al suo servizio e gliele passa tutte quante, anche le più rozze e grossolane, come un inseguimento in auto che dire che è fuori luogo e sopra le righe è un tenero eufemismo. Ma la polizia gliele perdona tutte, manco fosse un testimone sotto protezione. Invece è solo un ex gangster che pare si sia ravveduto e conduca una vita onesta, senza aver tradito nessuno della sua banda e con il beneplacito del suo capo. Ma ha un segreto ulteriore che condivide con altri due complici, un colpo messo a segno a danno della mafia russa, un colpo che come un fantasma pare riecheggiare a distanza di tanti anni come a voler tormentarli. Ma le cose non stanno affatto così come credono e se solo avessero usato un minimo di intelligenza applicata lo avrebbero capito per tempo. Ma lo scopo degli autori non era dare spazio a sottigliezze ed elaborazioni narrative, ma dar fiato alle armi, tanti scontri a fuoco e corpo a corpo tolgono d’imbarazzo ed intrattengono il pubblico, peraltro ben curati, devo riconoscerlo, ma non sufficienti a rendere il film pregevole e meno noioso. Alla fine si ha una sensazione di ennesima occasione mancata, o forse neppure cercata, una sensazione di mediocrità e stupidità che caratterizza trama e personaggi, che immancabilmente faranno tutti una brutta fine. Un film da insufficienza.
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