Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Recentemente ho pubblicato una playlist intitolata "Gli eroi non muoiono mai" tra i "componenti" ovviamente c'era lui:Frank Serpico,unico vivente del gruppo,ma di diritto nella categoria EROICA .La storia di Serpico è di quelle che lasciano un impronta,come quella di Frank,poliziotto italoamericano che CREDE nel suo lavoro e rimane puro,pulito, nonostante il marcio e il sudiciume imperante dal quale è circondato.Un uomo dall'animo maiuscolo e controcorrente,un novello Gesu' Cristo immolatosi all'altare dell'etica e della morale che dovrebbero essere elementi portanti di tutori della legge.Ma nella New York di Serpico,quella anni 70 dei tossici,dei gangster quello che s'innalza non è il senso del dovere,qui impera la corruzzione, il pullulare della mazzetta facile,intascata dallo "sbirro" dallo sguardo carico d'odio verso chi non scende a tali bassezze.Serpico diventa a questo punto un "agnello sacrificale" o un corpo estraneo di cui "disfarsene" un elemento che diventa marginale nel corpo nefando della "polizia" New-Yorkese,una storia (purtroppo) vera,di quelle di cui sospiri di rabbia per un destino ingrato e ingiusto,una sorta di accanimento isolazionista e boiccottante contro chi tenta di sovvertire la pattumiera di un intero sistema.Una vicenda a cui il maestro Lumet e lo straordinario Al Pacino rendono partecipi noi.Questo film è una gemma incastonata nella cinefilia anni 70,un pezzo di bravura del regista e dell'attore,Serpico è il poliziesco per antonomasia,una spugna che assorbe il sudicio e ne rimane appesantita,l'unica goccia che si salva nel liquame della New York è Frank: poliziotto anticonformista,un novello "sbirro" dal tocco fricchettone,onesto e brillante e detto all'italiana( o alla napoletana) "nu brav uaglion".Un uomo che nuotera' nell'oceano dei soldi sporchi che entrano nelle case dell'"ORDINE" viste da Lumet in un sottobosco intriso dai "fumi" da sobborgo new-yorkese, quella che diventera' incubo psicotico di Travis Bickle.Ma qui non conta il trauma post-Vietnam,Lumet entra nei "fumi" o nel sudicio di un ambiente che dovrebbe proteggere ma è metafora di un abbrutimento totale da divise ANONIME.La macchina da presa è incentrata sull'uomo prima che "sbirro" Frank,ci mostra la sua vitalita' e pura onesta' che si sovvertiranno lasciando lo "spazio" all'isolamento coatto di chi non piega la testa.Un film compatto ed essenziale ,Lumet dirige un poliziesco dal tocco classico, di quelli forti,notevole dal punto di vista narrativo,la storia di Frank è senza sbavature di empatia forte,dopotutto come si fa a non amare uno SBIRRO eroe "per caso"?? Lumet ha l'enorme merito di rendere Serpico un corpo distaccato dalla melma,nonostante lui ci navighi non c'è l'amalgama,Serpico rimane innalzato nei VALORI umani,inseguiti con ferocia e ottusita' per poi finire su una barella,vittima dell'infamita' corrotta.Film fantastico,dallo spessore notevole,un poliziesco D.O.C. pervaso dall'aria un po "beat" e figlia dei fiori post/Vietnamita.Frank sembra rappresentare lo "stato" schierato nel giusto e nell'amore,ma nella "sua" polizia tutto cio' è idealismo che non si vede,pura utopia destinata a soccombere.E' inevitabile che nello sfondo nichilista,chi rende il ritratto coinvolgente è lo straordinario Al Pacino,interpretazione trasformista,pura e genuina di quelle epiche.Come l'epicita' di un personaggio,uno di quelli che fa parte di noi,come un amico o un fratello,Serpico non "chiude gli occhi" e non vive in zone grige o morte,egli affronta lo schifo a testa alta,RIMETTENDOCI la faccia e le carni.Questi sono gli EROI quelli che non "moriranno" mai.....
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