Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Frank Serpico è un perdente.Si agita,si dibatte ma si incastra nella rete sempre di più.Questo film è tutto incentrato sulla figura di un perdente.E il sospetto di aver perso la guerra gli balena in mente troppo tardi.Oltre a essere la storia di un poliziotto talmente onesto da rischiare il martirio ogni minuto,sia per colpa dei malviventi ma soprattutto per colpa dei colleghi,il film di Lumet è una ballata dolente su una città marcia fin dalle fondamenta.Perchè se buona parte della polizia è corrotta,quella che dovrebbe proteggere e servire come dice il motto,allora la città,la Grande Mela,è decisamente marcia a partire dal basso..Pacino fa la parte di un poliziotto tutto di un pezzo che fa più travestimenti di Fregoli,parla uno strano idioma(e con una voce nasale piuttosto sgradevole nell'originale,il doppiaggio gli fa un enorme favore) e combatte il crimine in qualunque forma gli si presenti.Il problema è che il crimine gli si presenta sotto forma di fuoco amico.Deve stare attento più che altro ai suoi colleghi,voraci intascatori di mazzette che lo guardano di sbieco allorchè lui non ne vuole sapere.E se tutti sono conniventi e uno no,allora gli occhi si punteranno tutti su quell'uno.E anche cambiando distretto(anche perchè lo trasferiscono spesso per ovvi motivi)la musica non cambia.Cerca di denunciare andando per gerarchie,andando per vie politiche,attraverso la legge ma non ottiene nulla.Sarà costretto ad andare dai giornalisti a raccontare la storia rinunciando nel contempo al lavoro,all'amore e alla tranquillità.Quanti lo avrebbero fatto al suo posto?In un epoca in cui lo scandalo Watergate è ancora fresco Lumet ci fornisce un ritratto desolante dei bassifondi di New York e ce ne offre uno ancor più desolante di tutto il marasma di corruzione,indifferenza e mazzette che caratterizza,in modo generalizzato la polizia di New York.E non ci consegna nessuna speranza per il futuro.Al Pacino ci regala una grande intepretazione per un personaggio talmente coraggioso da essere irreale o perlomeno fa venire il sospetto di agiografia.Ma non importa,Serpico è uno dei migliori polizieschi anni 70 con una prospettiva inedita:fa più paura il crimine che si nasconde tra le pieghe della legge o di chi la dovrebbe far rispettare che quello che usa le vie consuete.....
ottima regia
una delle sue prove migliori
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