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Serpico

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Serpico

di axe
7 stelle

Frank Serpico è un giovane italo-americano in forza al Corpo di polizia di New York. Volenteroso e coraggioso, ambisce al ruolo di detective. Lavora in vari dipartimenti, il cui personale opera in altrettante aree, e prende dolorosamente atto della corruzione, dilagante in ogni settore del Corpo che non si occupi di attività su strada in divisa. La sua opposizione al "sistema" diventa un'ossessione; ingaggia una contesa che lo porta a rischiare la vita. "Serpico", diretto da Sidney Lumet, è un poliziesco atipico. Non ci sono delitti specifici sui quali indagare, ne' colpevoli da scoprire; tutto è presentato con chiarezza allo spettatore, il quale non può che comprendere le motivazioni del protagonista. Frank Serpico è un uomo molto determinato ed equilibrato. Opera nei confronti dei malviventi che infestano la metropoli statunitense con decisione, ma senza tradire il suo ruolo di poliziotto. Non ingaggia con essi una contesa personale, limitandosi a fare il suo dovere senza particolare animosità; ben diverso è l'atteggiamento verso buona parte dei suoi colleghi. Di trasferimento in trasferimento, le sue capacità e dedizione lo avvicinano all'ambita promozione a detective; ma egli si rende tristemente conto che, direttamente proporzionale all'autonomia concessa ai poliziotti è la loro propensione alla corruzione. Tale grave malcostume è endemico; in particolare nell'ambito delle scommesse, tutti gli agenti sono coinvolti; qualcuno giustifica sè stesso sostenendo l'immutabilità di tali dinamiche, qualcun altro prova vergogna per quello che fa, ma non denuncia, ne' si sottrae alla spartizione del bottino. Serpico ne prende atto e sceglie di non partecipare ai crimini; ma comprende che è necessario far qualcosa di più. Dunque inizia a denunciare, sia ai diretti superiori, sia ai vertici del Corpo. Con doloroso sconcerto, scopre che non vi è un reale interesse a far cessare la condotta lesiva e, soprattutto, che si vuol evitare la diffusione delle notizie sul fenomeno. L'ostinazione di Serpico, contestualmente impegnato nella sue attività d'indagine sotto copertura - appare vestito in maniera sempre diversa - si trasforma in ossessione; ciò, unitamente al suo nervosismo, lo portano a perdere la donna del quale è innamorato. Considerato un paria dai colleghi - anche quelli non coinvolti nei fenomeni di corruzione, per "cieco" spirito di corpo - è ferito gravemente, causa dolosa inerzia dei compagni d'azione, nel corso di un'operazione antidroga. Sopravvive; l'epilogo ci racconta come la sua caparbietà sia ricompensata. Pur con conseguenze lievi per le "alte sfere", complici nella loro inerzia, la sua voce è finalmente ascoltata. Frank Serpico è interpretato da Al Pacino, il quale appare con connotati diversi, coerentemente con i diversi periodi di ambientazione del racconto; riguardo la collocazione territoriale, l'intera città di New York, con le sue mille contraddizioni, è teatro della vicenda. Vitale, pulsante di energie positive e negative - queste ultime predominanti - la metropoli offre un vasto territorio di caccia a chi veste la divisa privo dei requisiti morali connessi ad essa. Un buon poliziesco, estremamente pessimista, nonostante un finale "positivo".

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