Regia di Kiyoshi Kurosawa vedi scheda film
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA - IN CONCORSO
Kiyoshi Kurosawa si aggiudica, un po' a sorpresa, il premio alla regia per un film breve, un mediometraggio che sembra l'antefatto laborioso e singolare avente come fine ultimo la presentazione di un video clip. Quello stesso ad esempio cheverso il concitato epilogo dell'intrigo spionistico ci travolge e spiazza come una sorpresa straripante, molto marcata e per certi versi fuori luogo. Seventh code è un giallo che ha poco tempo per svilupparsi e dunque parte subito veloce e rapido nel sbrogliare una matassa di intrighi spionistici dove il sentimento lascia presto il posto al calcolo economico, alla cui base si posiziona, certamente a sorpresa, la frenetica ricerca di un sosfisticato detonatore nucleare. Una protagonista che e' tutt'altro che la sprovveduta ingenua che ci viene frettolosamente presentata, tutt'altro che una svenevole bella ragazza che perde la testa per un bel ragazzone tanto da seguirlo per le spedute regioni poste ai margini dell'esteso territorio russo. Due giapponesi sperduti in una Russia cinerea e plumbea che non riserva nulla di buono per nessuno. Un intrigo cucito abilmente tra le incognite che uniscono due personaggi che si piacciono ma nello stesso tempo non hanno tempo per fermarsi a contemplare un sentimento che li porterebbe lontani dall'avveramento dei propri sogni. Kurosawa filma un mistery sarebbe piaciuto al grande Hitchcock per l'ampio spazio che riesce ad offrire, nell'ambito della durata piuttosto limitata, ad una protagonista che non sparisce mai dall' inquadratura, ma il cui ruolo effettivo tuttavia rimane un mistero sino alla fine.
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